Mentre gli inquirenti sembrano stringere il cerchio attorno al marito dlla vittima, c’è chi, basandosi su dati tecnici dlla criminologia, continua a sostenere che il caso della morte di Melania è spiegabile con l’attività di un serial Killer.
“Gli elementi della criminodinamica del delitto della giovane donna Melania Rea fanno emergere importanti elementi riconducibili alla personalità dell’offender serialeâ€. Dichiara il criminologo Antonino Silvestri. “L’arma da taglio adoperata per macellare il corpo e la siringa priva di sostanze, possono essere sufficienti per ipotizzare significati inquietanti, e un “modus operandi” significativo. L’uso del coltello e in genere di armi da taglio e da punta assumono una chiave di lettura che il profile lascia sulla” scena criminis”.in questo delitto vi è stata una sostituzione e rafforzamento della funzione dell’organo genitale maschile. Alcuni serial killer avendo piena consapevolezza di essere impotenti utilizzano l’arma da taglio che sostituisce in toto le funzioni dell’organo sessuale e viene usata per la penetrazione simbolica del corpo. Le pugnalate intorno alla regione vaginale e ai seni ( siringa conficcata proprio nel seno di Melania) rappresentano il volere distruggere i simboli della femminilità che tanto li spaventanoâ€.