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Omicidio Rea, sulle tracce (telefoniche) dell’assassino di Melania

Gli inquirenti che indagano sull’omicidio di Melania Carmela Rea sono sulle tracce “telefoniche” dell’assassino. Tutte le utenze, migliaia di numeri di telefono, agganciati dalla cella che “copre” il parco di Colle San Marzo ad Ascoli nelle ore del massacro di Melania sono al vaglio dei carabinieri comandati dal colonnello Alessandro Patrizio. “Stiamo ascoltando ancora tante persone, e tra questi anche i familiari, – dichiara il colonnello Patrizio – ma questo non significa che abbiamo sospetti su qualcuno di loro. Cerchianmo solo di raccogliere più dati possibili. Stiamo analizzando tutti i dati e, in questo periodo, anche quelli telefonici. Seguiamo tutte le piste, tranne quella fantasiosa secondo la quale la donna è stata uccisa per tapparle la bocca. Una ipotesi che non abbiamo mai preso in considerazione”. Anche l’ambiente di lavoro del Marito di Melania è battuto a tappeto. Ascoltati i colleghi e anche le donne militare che il caporalmaggiore addestrava. Soprattutto quella con cui aveva avuto una relazione. Intanto dai carabinieri del Ris di Roma sarebbero iniziati ad arrivare le prime risultanze che, però, i sostituti procuratori di Ascoli e Teramo che corodinano le indagini, mantengono ben segretate.
Er. Amedei
Foto Alberto Ceccon

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