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Ospedale di Casoli, il Tar boccia l’atto di chiusura. Il sindaco: “Il ripristino deve essere immediato”

“La bocciatura è su tutti i fronti, non solo hanno infranto le leggi regionali vigenti (L.R. n.5 del 2008), hanno calpestato il diritto alla salute sancito dall’Art. 32 dalla Costituzione italiana, hanno soprattutto cancellato i servizi che garantiscono la salvezza della vita dei cittadini delle aree interne (revocato convenzioni con la croce gialla)”. A parlare è il sindaco di Casoli Sergio De Luca.
“Chiodi, anziché continuare a ricercare soluzioni amministrative e legali ai disastri che ha commesso deve semplicemente prenderne atto e dimettersi insieme alla Baraldi.
L’ottenimento del miglioramento del deficit sanitario che tanto lo lusinga, ottenuto cancellando tutti i servizi che garantiscono i Livelli Essenziali Assistenza alla gran parte degli abruzzesi, è un risultato negativo e non positivo soprattutto quando conserva dei privilegi sanitari nella sua Provincia e a favore delle cliniche private.
E’ indicibile che sia stato chiuso l’unico reparto pubblico di Riabilitazione con 25 posti letto nella ex Asl Lanciano Vasto presente al Consalvi di Casoli, che operava efficacemente rispettando il tasso di occupazione maggiore dell’80% e con zero tasso di inappropiatezza, per poi affidare i ricoveri e i servizi riabilitativi alle cliniche private di Chieti.
Tutto questo è stato bocciato, grazie a chi ha avuto il coraggio di contestare ricorrendo al TAR, per garantire democrazia, diritto alla salute e rispetto delle leggi, cose che nel terzo millennio, in un Paese moderno, devono essere assicurate a tutti i cittadini.
Esprimo la più piena soddisfazione per il risultato lungamente atteso e auspicato perchè dà nuova speranza di vita alle popolazioni del Sangro-Aventino”.

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