San Raffaele, Cuozzo (Ugl): “Ribadiamo preoccupazione per atteggiamento unilaterale del Gruppo”
3 Maggio 2011Dall’Ugl Lazio riceviamo e pubblichiamo:
“Ribadiamo la nostra forte preoccupazione per l’atteggiamento unilaterale del San Raffaele, che sembra non voler cambiare la propria posizione sulla chiusura delle sue strutture sanitarie, causando 1431 esuberi e provocando gravi problemi ai pazienti attualmente ospitati”.
Lo dichiara il segretario regionale dell’Ugl Sanità Roma e Lazio, Antonio Cuozzo, al termine dell’incontro con la società per l’esame congiunto della procedura di mobilità , aggiungendo che “non abbiamo dato all’azienda l’avallo a chiudere la procedura prima dei 45 giorni previsti dalla legge”.
“Ogni giorno in più – prosegue – è utile per tentare di elaborare soluzioni condivise a questa grave situazione e, a tal fine, chiediamo un ulteriore incontro con l’azienda. Ribadiamo inoltre la necessità di un vertice con il Gruppo e la Regione, per fare luce sullo stato attuale dei tavoli tecnici in corso nell’ultimo periodo”.
“Il Gruppo – conclude – non può utilizzare i lavoratori come mezzo di contrattazione, forzando strumentalmente la chiusura anticipata della fase aziendale e comunicando di non garantire il pagamento degli stipendi. Faremo il possibile per evitare che l’azienda ci ponga di fronte a decisioni già prese”.