Da R.E.B.A. (Registro Europeo Bombe Ecoligiche) Onlus riceviamo e pubblichiamo:
Sequestrata una parte della discarica di Chiaiano, Napoli, nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni dei Casalesi nella realizzazione dell’impianto. I militari hanno anche perquisito alcuni laboratori di analisi ipotizzando la falsificazione dei test effettuati nella discarica, con relativa compromissione della sicurezza pubblica. Il decreto riguarda un’area di 266 metri quadri, ma, il sequestro, come riportato da una nota dell’Agenzia Flussi della Campania, non impedirà il conferimento di altri rifiuti che già da stanotte riprenderanno. Non è la prima volta che una discarica napoletana viene perquisita, sequestrata e trovata irregolare e non sarebbe la prima volta se il tutto finisse insabbiato. Anche perchè, per lo Stato italiano, non si tratta di reati penali, ma, soltanto ambientali; al massimo
un’ammenda. Intanto si vocifera su una imminente riapertura di Taverna del Re: altra discarica stracolma di ” stranezze ” e percolato. Come se un clan ramificato, forte e sicuro dei suoi agganci, come quello dei Casalesi, si riducesse a gestire una sola discarica napoletana e non tutte le discariche regionali, o le discariche di mezza Nazione. Secondo un protocollo firmato nel 2008 dal sottosegretario Guido Bertolaso e dal sindaco di Giugliano , Taverna del Re, doveva essere definitivamente chiusa, per avviare opere di bonifica del territorio dove da anni erano stoccate 6 milioni di ecoballe. Napoli è impazzita, la propaganda elettorale non permette ai politici e amministratori vari di concentrarsi sull’ennesima emergenza, presi come sono a promettere miracoli; blasfemi per indole. Berlusconi annuncia una nuova tornata di militari in città per raccogliere le tonnellate di rifiuti che ormai ricoprono ogni marciapiede, spesso, anche strade.
Qualche tonnellata verrà spedita in altra regione, qualche tonnellata accantonata in altra discarica, dietro lo scudo della ” sicurezza nazionale”, nessuno saprà che fine faranno. Questo accade nel mentre Monica Cerroni, nota imprenditrice romana del Gruppo Sorain viene eletta alla Presidenza di Assoambiente, l’Associazione Imprese Servizi Ambientali di Confindustria che rappresenta a livello nazionale e comunitario le imprese che svolgono attività di igiene urbana, gestione impianti per rifiuti urbani e speciali e attività di bonifica. Si tratta di oltre 130 aziende che occupano 20.000 lavoratori, con un fatturato globale annuo di circa 2.400 milioni di euro. Peccato che il Gruppo Sorin di Monica Cerroni, chiamata da Confindustria alla presidenza di Assoambiente, si occupi proprio di tutte quelle attività legate allo smaltimento e trattamento rifiuti. Solito conflitto di interesse: emblema mondiale, primato italiano. “Obiettivo dell’Associazione nei prossimi mesi”, ha dichiarato il neo Presidente, il cui mandato durerà per i prossimi due anni, “sarà promuovere iniziative finalizzate ad assicurare il perseguimento dell’obiettivo di apertura agli operatori privati del mercato dei servizi di gestione dei rifiuti urbani previsto dall’attuale disciplina in tema di servizi pubblici locali. Pertanto, auspichiamo che l’esito del prossimo referendum popolare del 12 e 13 giugno, erroneamente riferito alla sola gestione
dell’acqua, non vanifichi quanto oggi previsto”. Ancora una volta si tratta di imporre una gestione privata, fin ora catastrofica sotto tutti i punti di vista, per servizi pubblici. Il candidato sindaco, Lettieri, chiede pieni poteri sulla questione rifiuti ed annuncia un piano per 20mila posti di lavoro. Lettieri è leader degli industriali come la Cerroni, ed incassa il sostegno di Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc,: “Le nostre liste e quelle collegate a Pasquino e ai
partiti – ha affermato Cesa – sono state fatte con molta serietà e sono composte solo da persone con determinati requisitiâ€. Risponde Luigi De Magistris: ”L’inquinamento delle liste che sostengono il candidato Pdl Lettieri e’ una questione preoccupante: siamo all’emergenza democratica”.
Continua: “L’infiltrazione camorristica delle sue liste non e’ qualcosa di eccezionale e circoscritto, legato magari ad un solo nome e dato dalla disattenzione di un candidato sindaco che non puo’ controllare singolarmente i suoi candidati. E’ invece qualcosa di piu’ grave che si spiega in modo semplice con il battesimo politico di Lettieri: un battesimo politico che ha avuto il volto di Nicola Cosentino che lo ha presentato a Berlusconi stesso”. Luigi Cesaro, presidente della
provincia di Napoli: ”Mi ero imposto in questa campagna elettorale di non rispondere a provocazioni ed illazioni che potessero venire da esponenti del centrosinistra, ma il tentativo di oggi di infangare il mio nome e l’istituzione che rappresento mi costringono a chiarire una volta per tutte alcuni teoremi fantasiosi che stanno prendendo corpo”.
Sta di fatto che la Sapna di Cesaro, ha un ruolo di primo piano nella gestione dei rifiuti nel napoletano. Inoltre hanno prolungato un contratto all’Asìa, ditta da anni operativa a Napoli per la raccolta dei rifiuti; i vertici di Asia parlano di prolungamento del contratto da parte del comune di Napoli ma, specificano, non per mano della Iervolino. Nei giorni scorsi, come se questo pandemonio non fosse abbastanza, sono finiti a giudizio quattordici tra docenti universitari, liberi
professionisti e funzionari regionali, arrestati due anni fa nell’ambito dell’inchiesta sui collaudi agli impianti di Cdr (combustibile derivante dai rifiuti).
Per tutti l’accusa di falso ideologico in atto pubblico. Il processo comincerà il 9 giugno prossimo davanti al giudice monocratico Giustina Caputo. Nel motivare il proprio intervento, i giudici del Riesame (decima sezione, presidente Cosentino) fecero riferimento alle immagini tratte da Google Earth sulle condizioni della Campania per sottolineare le «disastrose conseguenze» della gestione degli impianti di Cdr. Il riferimento diretto è alle montagne di ecoballe, visibili grazie al satellite.
I comitati civici di tutta la provincia di Napoli annunciano nuove manifestazioni e del resto, davanti a questa continua e drammatica sequela di notizie e dichiarazioni, come non appoggiarli.
Il video sulla situazione di Napoli