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Tg1 come Striscia. Di allevamento parlano gli animalisti

Dall’Ufficio stampa di Federfauna riceviamo e pubblichiamo:

Vorreste che l’insegnante di Religione dei Vostri figli fosse un ateo convinto? Riterreste affidabile la descrizione del sapore di un particolare vino, fatta da un astemio? Forse Roberta Badaloni del Tg1, risponderebbe “si'” ad entrambe le domande, visto che per fare un servizio sull’allevamento, da propinare a tutti gli Italiani, si e’ affidata a degli animalisti!…

E’ successo davvero venerdi’ sera: un servizio intitolato “allevamenti da incubo”, in cui la Badaloni ha iniziato citando dati della Lav, nota associazione animalista che tra un “sostienici” e un “dona online” scrive sul proprio sito che “il latte e’ prodotto di un catena di sofferenza”; ha proseguito intervistando Enrico Moriconi, veterinario dell’Avda (associazione di veterinari animalisti) e di Legambiente, impegnato politicamente prima con i Verdi e poi con gli Ecologisti Uniti a Sinistra-Sinistra Europea, e ha concluso facendosi accompagnare a vedere un allevamento da “attivisti del movimento Oltre la Specie”, cioe’ gli antispecisti!…

Per chi non lo sapesse, l’antispecismo respinge la disparita’ di trattamento tra le specie, cioe’ vuole la parita’ tra gli animali e l’Uomo, e “Oltre la Specie” si autodefinisce “una associazione abolizionista”, che addirittura “esclude sia la zoofilia, sia il protezionismo”, perche’ ritengono gli animali comunque “disponibili per l’umano”…

Ma nel servizio questo non e’ stato detto, anzi, Moriconi e’ stato presentato come “Presidente Associazione Veterinari Salute Pubblica”, senza precisare che quella di Moriconi e’ semplicemente una “Associazione culturale”, che porta semplicemente il nome di “Associazione culturale veterinaria di salute pubblica”, ma che non ha nulla a che vedere ne’ con le ASL, ne’ con il SIVeMP, il Sindacato dei Veterinari di Medicina Pubblica.

Naturalmente, nessuno zoonomo, nessun allevatore, nessun veterinario “laico”, a spiegare che qualsiasi produzione animale e’ garantita essenzialmente dal benessere, dalla salute e da un’appropriata alimentazione degli animali.

Un’altra occasione in cui persone che rappresentano solo se stessi, quali sono gli animalisti, hanno potuto veicolare il loro punto di vista a danno dell’allevamento italiano, ad un pubblico di Cittadini che vuole sicuramente bene agli animali, ma che per la stragrande maggioranza il latte lo beve e la carne la mangia.

Chissa’ se ci sara’ dietro qualcuno che ha interesse che la produzione si sposti all’estero. Certo e’ spiacevole riscontrare sul Tg1 della Rai, un modo di fare informazione che sembrava essere prerogativa di Striscialanotizia su Canale5!…

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