Dall’Uffico Stampa Federcontribuenti Nazionale riceviamo e pubblichiamo:
Tremonti:«L’Italia ha tenuto grazie alle famiglie. C’è un tasso di evasione ed economia illegale fortissimo.» Federcontribuenti:«Tremonti non può elogiare
la resistenza delle famiglie quando le stesse sono state rese vittime sacrificali». Questa classe politica ha colpito duramente lo Stato italiano in tutti i modi possibili con cui si può colpire e uccidere uno Stato democratico, riducendolo a terra di conquista per pochi eletti. Adesso sembra che qualcosa dall’alto delle Segreterie, sulla spinta che dal basso arriva con forza e determinazione, si intenda fare, staremo a vedere e la Federcontribuenti assicura di vigilare affinchè, le promesse fatte, vengano mantenute.
La maggiore organizzazione a difesa dei contribuenti italiani, apprezza il Partito Democratico per gli emendamenti proposti a contrastare il fenomeno Equitalia e di essersi finalmente schierato a fianco di chi, ogni giorno, si vede raggiunto da continue notifiche e pignoramenti vari. Questo è un tema che non è più possibile ignorare, né, tanto meno rimandare. La lotta all’evasione fiscale non si discute, tuttavia, è bene distinguere tra piccoli e grandi evasori. Una persona che perde il posto di lavoro non potrà permettersi di pagare notifiche salate per una multa non pagata anni prima o per debiti contratti per amncanza di un reddito: oggi invece queste persone, anche per una sola multa, si vedono pignorata la casa o la macchina o l’azienda. Questo perchè i tassi di interesse applicati da Equitalia rasentano lo strozzinaggio.(continua)
I piccoli o medi imprenditori, tra banche che applicano anatocismo e tassi da usura, tra un regime fiscale opprimente e tra tasse altissime non possono vedersi anche colpiti da un agente di riscossione che avanza con la delicatezza di un carro armato nelle linee nemiche, è controproducente e rende disperate le persone e fa salire, vertiginosamente, il numero delle piccole aziende che chiudono perchè fallite: come parlare di creare forza lavoro quando non si incentiva l’imprenditoria?
Ecco perchè assistiamo a forti manifestazioni e urla di rabbia nelle piazza italiane contro Equitalia; questa gente cerca solo di difendersi e di difendere i propri diritti. Il dovere dello Stato è garantire una lotta serrata ai grandi evasori, ed è evasore colui che chiude una fabbrica in Italia per aprirla in paesi esteri a basso regime fiscale o a basso salario. È evasore colui che pur lavorando in Italia cambia residenza prendendola in qualche paradiso fiscale e quindi non
versando le tasse in Italia. È evasore colui che si arricchisce speculando sulla pelle degli operai che lascia lavorare in nero. Questi sono gli evasori a cui Equitalia deve dare la caccia e non le famiglie italiane che arrancano tra mille difficoltà . Mettere la casa all’asta a chi un’altra casa non l’ha è
ingiusto e indegno per un grande Paese come il nostro.
Fare la guerra a chi non ha reddito perchè magari licenziato è vergognoso. Bisogna mettere nelle condizioni gli italiani di pagare le tasse, vanno fatte leggi a difesa dei contribuenti, va incentivata l’imprenditoria dal basso con un regime fiscale adeguato, va ripristinata una adeguata legalità anche in chi agisce con il pugno di ferro su queste persone lasciate sole. Il Pd, presenterà al Parlamento, nella prossima settimana, un emendamento che si vuole integrare nel decreto Sviluppo preparato da Tremonti e che ha già avuto il via libera dal governo. « Bisogna evitare – dice Finocchiaro, presidente della Federcontribuenti -, la chiusura di decine di migliaia di medie e piccole imprese raggiunte da Equitalia. Per questo appoggiamo l’emendamento dell’onorevole Calvisi, emendamento preparato con il capogruppo della commissione Pierpaolo Baretta e il responsabile economico del partito, Stefano Fassina e noi di Federcontribuenti». I commercianti, gli imprenditori, gli artigiani e tutti i lavoratori della Nazione «attendono, da parte nostra, provvedimenti concreti di difesa e di giustizia, fiscale e tributaria, è nostro dovere – conclude Finocchiaro – intervenire con tempi certi e leggi specifiche, altrimenti, non sarà possibile scongiurare un crollo definitivo dell’economia del Paese».
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La Federcontribuenti, che sta già lavorando ad un apposito disegno di legge, intanto appoggia una serie di timidi interventi da varare subito e con urgenza proposti dall’on. Calvisi: eliminazione della mora nella parte di debito relativo alle sanzioni; proporzionare le sanzioni al livello del debito; allungamento del periodo di pagamento da 72 a120 mensilita’; riduzione dell’aggio previsto per Equitalia; impignorabilita’ della prima casa e divieto di fermo amministrativo del mezzo di lavoro e correzioni sul tema dell’esecutività ‘ immediata degli accertamenti fiscali. A Roma, al congresso del 16 Aprile della Federcontribuenti, l’on.le Fassina lo aveva promesso e l’impegno è stato mantenuto.
Per questo inizio di collaborazione ci riteniamo soddisfatti, perche’ è una prima credibile risposta allo strapotere di Equitalia. Bisogna ritornare alla
legalità fiscale perseguendo gli evasori e agevolando i contribuenti onesti e le imprese a poter pagare dotandoli di strumenti certi, giusti e che non minino i diritti fondamentali dell’uomo.
Carmelo Finocchiaro
Presidente Federcontribuenti Nazionale