I carabinieri della Compagnia di Vasto, unitamente ai carabinieri della Compagnia di Termoli, questa mattina, alle prime luci dell’alba, a Termoli, hanno tratto in arresto sette persone, sei uomini e una donna, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare, di etnia rom, con precedenti di polizia, residenti a Termoli:
Cerelli Gisidio, 42enne, coniugato;
Casamonica Giovannina, 45enne, coniugata;
Cerelli Ferdinando, 24enne, celibe;
Cerelli Domenico, 44enne, coniugato;
De Rocco Giuseppe, 46enne, coniugato;
De Rocco Carmine, 39enne, celibe;
De Rocco Domenico, 19enne, celibe, incensurato.
L’accusa, per tutti, è incendio doloso in concorso e minacce. Nell’operazione sono state impiegate anche due unità cinofile del Comando Legione Carabinieri Abruzzo di Chieti. Oltre agli arresti, infatti, i carabinieri hanno eseguito anche delle perquisizioni in alcune abitazioni in due complessi residenziali della cittadina molisana. Gli arresti costituiscono la conclusione di un’indagine iniziata il 19 maggio scorso dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Vasto sotto la direzione della locale Procura della Repubblica.
Quel pomeriggio, infatti, verso le 18.30, alcuni individui, arrivati a bordo di due autovetture, dopo essere entrati in una villa in località Incoronata, di proprietà di B. F., 50enne, di etnia rom, essendo i proprietari assenti, con inaudita violenza, danneggiarono i mobili presenti all’interno e distrussero i vasi di terracotta e le statue in gesso esistenti all’esterno nel giardino, facendo uso di bastoni, mazze e quant’altro.
Quindi, prima di allontanarsi, spargendo del liquido infiammabile al pianterreno, diedero fuoco al salotto e alla cucina. L’intenso fumo danneggiò gravemente le altre stanze, mentre il forte calore, sprigionato dalle fiamme, lesionò anche il solaio dell’abitazione.
Dalle testimonianze raccolte nell’immediatezza del fatto e dai successivi accertamenti e riscontri, i carabinieri sono riusciti a risalire al movente e ad individuare i presunti autori del grave episodio criminoso.
L’A.G., concordando con i risultati delle indagini svolte dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare in carcere tenuto conto della pericolosità sociale dei soggetti e del rischio di reiterazione del reato.
Espletate le attività burocratiche, gli arrestati sono stati associati presso il carcere di Larino e quello femminile di Chieti.
All’origine del grave fatto ci sarebbe una relazione sentimentale tra due giovani che i parenti della ragazza non hanno mai approvato.
Quando i due giovani, non riuscendo a superare le resistenze dei parenti, hanno deciso si procedere per la loro strada, lasciando le loro rispettive case dove vivevano con i loro genitori, per iniziare a vivere da soli, i parenti della ragazza, interpretando tale decisione come una grave offesa, avrebbero deciso di vendicarsi e, pertanto, avrebbero organizzato una vera e propria spedizione punitiva, probabilmente pensando di trovare i due innamorati nell’abitazione dei genitori del ragazzo a Vasto.