Coldiretti Frosinone: bene operazione dei Nas, la manipolazione dell’etichetta fa paura
11 Giugno 2011“L’importante operazione dei Carabinieri dei Nas compiuta in Ciociaria va incontro alle preoccupazioni della popolazione ciociara che considera la poca chiarezza delle etichette il principale rischio associato al ciboâ€. E’ quanto afferma il direttore provinciale della Coldiretti di Frosinone,Paolo De Cesare che aggiunge. “Il nostro plauso, quindi, ai carabinieri dei Nas di Latina, ai quali garantiamo la nostra massima collaborazione nella direzione di evidenziare ogni forma di sofisticazione di prodotti alimentari. D’altronde – aggiunge De Cesare – di recente abbiamo rimarcato, in più di un’occasione, l’importanza della tracciabilità e della provenienza di prodotti importanti come ad esempio il latte per uso alimentare o per i formaggi. In molti casi, infatti, in Ciociaria, con troppa facilità , continuano ad arrivare materie prime da paesi Europei (a prezzi stracciati) che, una volta lavorate, vengono rimesse sul mercato come prodotti locali magari, come nel caso scoperto l’atro ieri, con etichette ingannevoli. Occorre stigmatizzare con forza, quindi, tali atteggiamenti che, anche nella fase di reperimento delle materie prime, come per il latte, non prediligono il nostro territorio a danno degli allevatoriâ€. E’ determinante per Coldiretti continuare a tenere alta la guardia nei confronti di quanti speculano nel settore mortificando i sacrifici degli imprenditori onesti ed inducendo i consumatori in errore mettendo a rischio la salute di quest’ultimi.â€Poter contare sui controlli sulla sicurezza alimentare che i Nas garantiscono rappresenta indubbiamente un vantaggio per l’azione di Coldiretti a tutela degli agricoltori. “E’ importante – incalza il Direttore della Coldiretti De Cesare – segnare una netta linea di demarcazione tra la filiera agricola locale e quella estera d’importazione, indicando in maniera chiara e trasparente l’etichetta comprensiva di provenienza e di tutti gli ingredienti che compongono i prodotti agroalimentari in vendita. I numeri del mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti locali e di qualità , quando di qualità non sono, e non sono neppure riconducibili alle nostre impreseâ€. Per Coldiretti, infine, il decreto sull’etichettatura è importante proprio per garantire un più facile accesso ed una maggiore trasparenza di informazioni nei confronti del consumatore. “Negli ultimi anni – conclude De Cesare – con la mobilitazione a favore della trasparenza dell’informazione, la Coldiretti è riuscita a ottenere l’obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva ma ancora molto resta da fare e l’etichetta resta anonima per circa la metà della spesa dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta. Occorre pertanto intervenire per estendere a tutti i prodotti l’obbligo di indicare in etichetta l’origine come previsto dalla legge nazionale approvata all’unanimità dal parlamento italiano lo scorso febbraio 2011. E’ bene ricordare – sostiene la Coldiretti – che sugli scaffali due prosciutti su tre provengono da maiali allevati all’estero senza una adeguata informazione, tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero ma nessuno lo sa perché non è riportato in etichetta. Anche per questo l’opera dei Nas continua ad essere basilare per combattere frodi, sofisticazioni e tentativi di manomissione di etichetteâ€.