Quasi due miliardi in più nelle casse dell’Inps nei primi cinque mesi dell’anno. A tanto ammonta (1,9 miliardi di euro per l’esattezza) l’incremento delle riscossioni correnti nel periodo gennaio-maggio 2011. In totale, in questo primo periodo dell’anno, sono stati riscossi contributi per 51,8 miliardi di euro, contro i 49,9 miliardi dello stesso periodo del 2010. Un incremento del 3,8%.
La crescita degli incassi Inps è sensibilmente più alta anche rispetto alle previsioni (+1,5% rispetto al bilancio preventivo 2011) che erano state definite in modo sfidante.
“La crescita viene in gran parte dal pagamento di contributi da parte delle aziende – commenta il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua – e questo credo che possa significare due cose, entrambe positive: i lavoratori sono tornati a lavorare, quindi le imprese sono tornate a pagare contributi, segno di una sensibile ripresa economica; e poi, non meno importante, mi pare che questo incremento della riscossione contributiva sia l’effetto di quell’impegno per la legalità che l’Inps ha condotto in questi ultimi tempi, recuperando risorse dove venivano sottratte nel sommerso e accompagnando le aziende per poter pagare meglio e più facilmente il giusto. Una partnership con il sistema produttivo e con il Paese che è nello spirito del servizio offerto dall’Istituto sia quando eroga prestazioni, sia quando incassa i contributiâ€.
L’incremento degli incassi della contribuzione rispetto al 2010 tocca il +4,7% per le aziende e il +3,8% per i co.co.pro.
Contabilizzando anche gli incassi derivanti dal recupero dei crediti nei primi cinque mesi del 2011, l’Inps ha incassato poco meno di 54 miliardi di euro, contro i 52,1 dello stesso periodo del 2010.