Fiat e Polstrada di Lanciano a confronto per arginare la truffa dello sconto “dipendenti”
5 Giugno 2011Un tavolo di confronto è stato messo su tra Fiat Auto e l’ufficio di Polizia Giudiziaria della Polstrada di Lanciano per arginare il fenomeno delle truffe legate agli acquisti delle auto approfittando impropriamente dello sconto dipendenti . Il confronto serve per individuare le falle nel sistema vendite dell’azienda torinese attraverso cui, i venditori truffatori, riescono di accedere impropriamente allo sconto dipendenti. Ogni lavoratore di qualsiasi stabilimento Fiat, infatti, ha diritto, acquistando un veicolo del marchio automobilistico torinese, ma anche di Alfa e Lancia, ad uno sconto che varia dal 12 al 20%, oltre al bollo auto e alla assicurazione gratuita per sei mesi. La truffa in questione arreca danni enormi all’azienda, basti pensare che nel corso di due operazione “Falsify Demolition†uno e due, condotte dalla sezione di polizia giudiziaria di Lanciano, in pochi mesi sono state accertati sconti indebitamente concessi per circa un milione di euro. Le operazioni, che hanno portato all’arresto di sei persone nel 2009 e alla denuncia di altri sei a maggio, si era concentrata soprattutto sulle falsificazioni che i rivenditori coinvolti compivano per accedere agli incentivi statali per la rottamazione. Oltre ai danni per lo Stato, però, sono quindi emersi anche quelli per la Fiat e l’azienda ha immediatamente aperto una sorta di indagine interna per capire se il fenomeno fosse localizzato solamente nell’area di pertinenza della Sevel di Valdisangro, quindi limitata al territorio Frentano, oppure se il fenomeno potesse esistere anche se nascosto, negli altri stabilimenti italiani. Per questo il dirigente provinciale della Polstrada di Chieti, Fabio Santo, il comandante del distaccamento di Lanciano Antonio Marsicola e il responsabile della Squadra di Polizia Giudiziaria lancianese Renata Menna, hanno incontrato a Torino il responsabile vendite di Fiat per l’Europa e l’intero ufficio legale. Gli esperti della Stradale hanno sottolineato possibili falle nella modulistica per la richiesta dello sconto aziendale ed anche difetti nei controlli che un’azienda esterna a Fiat, compie sulle pratiche di acquisto. Per questo, oltre ad importanti variazioni sulla modulistica, l’azienda avrebbe deciso anche di affidare controlli alle concessionarie ufficiali, quelle, cioè, che riforniscono i rivenditori.