Stop produttivi di tre giorni alla Fiat di Cassino. Lo stabilimento automobilistico fermerà le linee il 13, 14 e 15 giugno sfruttando i Permessi Annui Retribuiti (Par) che il contratto di lavoro permette di utilizzare in modo collettivo per un numero di giorni non superiore alla settimana. Si è scelta questa strada perché l’azienda vuole evitare altra Cig. Le vendite della auto che portano il marchio del gruppo (Fiat, Alfa e Lancia) prodotte nel Cassinate stanno vivendo un momento brillante dal punto di vista della Giulietta, opaco per quanto riguarda la Delta, scuro per la Bravo che, ormai, è considerata auto “matura†e pronta per chiudere la serie. I tre giorni di stop servono proprio per far tirare il fiato sulle linee di produzione di Bravo e Delta mentre per la Giulietta, addirittura, si parla di un aumento della produzione dalle 460 vetture giornaliere alle 500 ma ci sono alcuni problemi tecnici da superare. “E’ giunto il momento di cominciare a parlar di futuroâ€, dichiara Mario Spigola della Fim Cisl sostenendo che l programmazione è già in grave ritardo. “Perché un nuovo modello entri in produzione ci servono dai 18 ai 24 mesi – continua il sindacalista – La Bravo, ormai ha fatto il suo tempo e Delta ha dato quello che doveva dare. Lo stabilimento cassinate non può reggere solamente sulla Giulietta. Capiamo che Marchionne è impegnato nel quadro complessivo ed internazionale dell’azienda ma deve pensare anche agli stabilimenti Italiani e in particolare a Cassino. Abbiamo bisogno di visibilità su quei 20 miliardi di investimenti previsti per gli stabilimenti italiani sia sui prodotti che sui processi produttivi. Insomma, in Italia Fiat deve completare il piano e dirci dove vuole andareâ€.
Er. Amedei