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La guardia di finanza festeggia il 237esimo compleanno e a Frosinone è tempo di bilanci

Particolarmente incisiva l’azione di servizio realizzata dai Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone nel corso dei primi cinque mesi del corrente anno.
Nel comparto delle imposte dirette e indirette – principale mission affidata al Corpo -, l’attività si è concretizzata nello svolgimento di ben 765 verifiche fiscali, conclusesi con l’accertamento di violazioni all’Imposta sul Valore Aggiunto per circa 150 milioni di euro e con la segnalazione ai competenti Uffici finanziari, per il successivo recupero a tassazione, di circa 600 milioni di euro quali redditi non dichiarati.

In tale contesto, grande impegno è stato profuso nell’attività finalizzata al contrasto della cosiddetta economia sommersa, costituita dall’insieme di quelle attività economiche non rilevate dalle statistiche ufficiali, nonché alla ricerca degli evasori totali – vale a dire soggetti economici completamente sconosciuti al fisco – e paratotali, intendendo con quest’ultimo termine coloro che hanno occultato all’erario non meno del 50% dei propri redditi.

Nel corso del periodo gennaio/maggio del 2011 sono stati individuati ben 64 evasori totali e paratotali, nei cui confronti è stata recuperata a tassazione materia imponibile per circa 420 milioni di euro e sono state accertate violazioni all’IVA per oltre 100 milioni di euro.

Nel settore del sommerso di lavoro il quotidiano controllo del territorio ha consentito alle Fiamme Gialle di individuare 28 aziende inadempienti agli obblighi stabiliti dalle leggi in materia di lavoro, operanti nei vari settori dell’economia della provincia di Frosinone, con la segnalazione agli Enti competenti di 24 lavoratori irregolari e di 35 lavoratori completamente in nero.

Ben 130 invece sono state le persone denunziate all’Autorità Giudiziaria per reati tributari, con particolare riferimento a quelli relativi alle false fatturazioni, spesso prodromici ad altri ben più gravi fattispecie quali il riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.

Massiccio l’impegno anche nel settore dei controlli strumentali, adempimenti propedeutici al corretto assolvimento, per una grossa fetta di contribuenti, dei principali obblighi fiscali, con circa 5.000 controlli eseguiti tra scontrini, ricevute fiscali e controlli alle merci viaggianti su strada, dai quali sono scaturiti 300 violazioni per mancata emissione del documento fiscale.

Nell’ambito della vigilanza per il rispetto della normativa valutaria e la circolazione dei capitali, al fine di prevenire forme di riciclaggio sono stati controllati 52 soggetti economici e persone fisiche, dei quali 12 segnalati all’A.G. competente per aver posto in essere operazioni illecite per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro.

In tale ambito, come peraltro già avvenuto per il trascorso 2010 – durante il quale il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, in perfetta sinergia con la Magistratura, ha inflitto diversi colpi a vari sodalizi appartenenti alla criminalità organizzata campana o comunque affiliati al noto clan dei “casalesi”, dediti all’usura, al riciclaggio, all’estorsione e alle frodi fiscali ed operanti nel territorio di questa provincia -, le Fiamme Gialle ciociare hanno seguito attentamente e costantemente il fenomeno attraverso l’attività di investigazione finanziaria nei riguardi dei vari settori economici e l’ordinario controllo del territorio ai fini extra-tributari, con il fine di individuare e colpire i patrimoni illeciti anche attraverso il ricorso alle misure di prevenzione patrimoniale, effettuando ad oggi circa 110 accertamenti patrimoniali.

Alta e costante è l’azione di vigilanza e contrasto da parte del Corpo, unitamente alle altre Forze di Polizia presenti nel territorio provinciale, nel settore dello smaltimento dei rifiuti, con riferimento al quale sono state intraprese – risultando tuttora in corso – diverse attività investigative finalizzate a contrastare il rischio di illegalità nel settore, particolarmente sensibile ad infiltrazioni della criminalità organizzata.

L’attività in materia di tutela del bilancio nazionale, inoltre, ha consentito di segnalare agli Organi competenti, per il successivo recupero, finanziamenti e contributi non spettanti ovvero illecitamente percepiti per oltre 1 milione e 100 mila euro, con conseguente denunzia all’Autorità Giudiziaria di 80 persone.

Nel settore degli oli minerali sono stati sottoposti a minuzioso controllo 34 impianti, tra distributori stradali e depositi di carburante, dai quali sono scaturite varie violazioni alle specifiche imposte e il sequestro di kg. 2.740 di oli minerali non agevolati, di diversi mezzi di trasporto atti a contenere tali prodotti, con la conseguente verbalizzazione di nr. 24 soggetti e la relativa denunzia di nr. 2 persone.

Intenso anche il contributo della Guardia di Finanza in tutti i settori di servizio extratributari – primo fra tutti quello alla lotta al traffico di sostanze stupefacenti – con all’attivo decine di operazioni dalle quali è scaturito il sequestro di diverse dosi di sostanze stupefacenti, pesanti e leggere, verbalizzando nr. 11 soggetti, di cui 1 in stato di arresto.

Nel periodo in questione è stata terminata un’importante indagine di polizia tributaria e giudiziaria nei confronti di un’associazione per delinquere, operante a livello nazionale nel settore dei giochi e delle lotterie, dedita alla commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione.

Le complesse investigazioni, svolte nei confronti di quattro imprese soggettivamente e oggettivamente collegate, hanno consentito di denunciare alla competente Autorità Giudiziaria nr. 4 persone, di sequestrare nr. 1.165.445 “gratta e vinci” illegali e nr. 657.019 cartoline artistiche allegate, di recuperare a tassazione redditi imponibili per € 2.429.122, I.V.A. Dovuta per € 2.730.692 e I.V.A. Relativa per € 1.572.989, di far cessare nr. 15 concorsi a premio illeciti e di irrogare sanzioni amministrative pecuniarie per €.12.290.000.

Altra importante operazione è stata svolta nei confronti nei confronti di un gruppo di imprese attive nel settore dell’edilizia, facenti capo ad una holding familiare legata in strette relazioni di affari con società possedute da elementi di spicco del clan camorristico “dei casalesi”.

Le operazioni di servizio sono terminate con la denuncia di nr. 16 persone per reati fiscali, il sequestro conservativo fallimentare di beni e quote societarie per un valore di € 25.000.000,00, il recupero a tassazione di redditi per € 56.117.029,00.

Ampio risalto, inoltre, ha ottenuto l’operazione “TRICK TRUCK”, svolta nei confronti di un’associazione per delinquere dedita alla truffa, all’estorsione, all’usura, al riciclaggio e a reati fiscali.

Le complesse investigazioni nei confronti di venti imprese, soggettivamente e oggettivamente collegate tra loro, operanti nei settori del trasporto di merci e delle attività immobiliari, hanno avuto termine con la denuncia di nr. 43 persone per reati vari, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del dominus dell’organizzazione criminale, con il sequestro preventivo per equivalente di beni e quote societarie per un valore di € 15.000.000,00, con il recupero a tassazione di elementi positivi di reddito non dichiarati per € 112.145.264,00 e di costi non deducibili per € 9.327.121,00, con l’individuazione di fatture relative ad operazioni inesistenti per €. 83.620.000,00 e con la constatazione di I.V.A. Dovuta per € 22.240.845,00, di ritenute Irpef operate e non versate per € 446.755,00 e di contributi previdenziali ed assistenziali non versati per € 2.325.361,00.

Tra le operazioni più importanti concluse dalla Guardia di Finanza di Frosinone nei primi 5 mesi dell’anno merita di essere citata, tra le altre, l’”Operazione Vulcano”, che ha consentito di individuare sgominare un’associazione per delinquere dedita alla frode fiscale operante nel settore della commercializzazione di rottami ferrosi tra le regioni Lazio, Campania, Umbria e Toscana.

L’attività si è conclusa con l’arresto di nr. 05 persone per il reato di associazione a delinquere finalizzata all’emissione ed utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 39 persone per il reato di riciclaggio, ricettazione, frode fiscale, e favoreggiamento, con il sequestro di nr. 01 immobile, di nr. 02 autovetture Ferrari, di nr. 01 autovettura Mercedes, di nr. 01 moto Harley Davidson, di nr. 02 moto Yamaha, di nr. 09 conti correnti bancari, il tutto per un valore di circa € 2.000.000,00.

Sono state individuate, inoltre, nr. 04 società “cartiere” utilizzate per dare copertura documentale a numerose altre società operanti nel medesimo settore economico, le quali hanno fornito ed utilizzato fatture relative ad operazioni inesistenti per un importo di €. 163.802.253,00.

Nel settore della pirateria audiovisiva e informatica sono stati sequestrati centinaia tra supporti musicali e supporti informatici, con la relativa segnalazione alla Magistratura per violazioni alle leggi sui diritti d’autore.

Nel comparto della contraffazione dei marchi d’impresa sono stati sequestrati circa 170.000 articoli contraffatti con la denunzia all’A.G. dei responsabili.

Nello specifico settore, ampio risalto mediatico è stata ottenuta dall’operazione denominata “Dragone Rosso”, condotta e finalizzata alla repressione del fenomeno della contraffazione e della commercializzazione sul territorio nazionale di prodotti non conformi alle normative esistenti a tutela del consumatore.

La complessa attività ha portato alla denuncia di nr. 6 persone di etnia cinese, alla perquisizione di due depositi commerciali siti in Roma, all’interno dei quali era stata stoccata merce pericolosa e contraffatta, al sequestro di nr. 6.898 giocattoli ritenuti non sicuri, di nr. 8.520 prodotti elettrici ritenuti non sicuri, di nr. 11.093 cosmetici ritenuti non sicuri, di nr. 377.151 prodotti vari ritenuti non sicuri e di nr. 378 prodotti con marchi contraffatti.

L’attività di prevenzione e di repressione delle violazioni al codice della strada ha portato, inoltre, alla constatazione di oltre 300 infrazioni e circa 22 mila euro di sanzioni amministrative riscosse.

Particolarmente importante, altresì, è stata l’attività, svolta in concorso con le altre Forze di Polizia, per il controllo del territorio, posta in essere soprattutto attraverso le pattuglie operanti nell’ambito del dispositivo di pubblica utilità “117”, costantemente presenti nell’arco delle 24 ore nel territorio provinciale.

In materia di reati comuni, previsti dal codice penale, e delle leggi di Pubblica Sicurezza sono state denunciate a piede libero nr. 141 persone, delle quali 6 in stato di arresto.

Meritevole di menzione è altresì il contributo apportato dal Corpo a difesa dell’ambiente, che si è concretizzato con il sequestro di diverse aree adibite a discarica abusiva, di circa 800.000 kg. di rifiuti industriali – costituiti da gomme di auto e di camion, da fusti di metallo contenenti rifiuti speciali, da materiale ferrosi, da materiale edile di scarto ed altro -, di 1.745 mq. di aree demaniali e di diversi capannoni industriali adibiti a discarica, con la conseguente denunzia all’A.G. di 9 persone.

A tutela dei bilanci comunali nel periodo in esame sono stati eseguiti nr. 102 controlli in materia di prestazioni sociali agevolate (gratuito patrocinio, sovvenzioni universitarie, vendite immobiliari), che in diversi casi hanno consentito di appurare l’illegittima percezione di sussidi e la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria delle persone interessate per il reato di falsa attestazione della loro posizione reddituale.

Un’intensa attività è stata condotta, inoltre, in materia di spesa pubblica, con particolare riferimento alla spesa sanitaria, con riferimento alla quale è stata effettuata una serie di controlli nei confronti di cliniche, laboratori e studi medici convenzionati, rilevando alcune irregolarità di carattere amministrativo.

Importante è stata, altresì, l’attività svolta dal Corpo in materia di servizi extra – tributari, nel cui ambito preme segnalare l’accertamento di danni erariali per circa 70 milioni di euro, la denuncia all’Autorità Giudiziaria di nr. 24 persone e la segnalazione agli uffici competenti di nr. 55 soggetti.

Da Ultimi, ma non certo in ordine di importanza, si menzionano i 30 interventi che le Fiamme Gialle, in linea con gli indirizzi forniti dall’autorità politica, hanno eseguito presso altrettanti esercizi commerciali allo scopo di rilevare gli aumenti dei prezzi contro il carovita e di assicurare l’osservanza delle norme che disciplinano l’esposizione dei prezzi di vendita al pubblico.

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