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Naufragio a Gaeta, due uomini salvati dalla Capitaneria di Porto

Questa mattina a circa 10 miglia dalla costa è affondata una imbarcazione da diporto Manò Marine mod. 35 di 12 metri. Dopo essere partiti dal porto di Nisida, i naufraghi M.M. E F.C. (due uomini, napoletani, di 26 e 37 anni), alle ore 12,30 circa, accortisi che l’unità stava per affondare mettevano a mare il Tender in attesa dei soccorsi.
A seguito dell’allarme giunto nella sala operativa della Capitaneria di Porto tramite il numero blu 1530, sono stati inviati sul posto la motovedetta ed il gommone.
I due nafraghi venivano individuati, anche con l’ausilio degli elicotteri dell’aeronautica della base di Grazzianise, a circa 10 miglia dalla costa anzichè a due miglia come da loro indicato nel corso della richiesta di soccorso.
In particolar modo uno dei naufraghi mostrava evidenti segni di malessere, per cui veniva elisoccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Formia.
Conclusosi il soccorso dei due naufraghi, la motovedetta della Guardia Costiera permaneva in zona per acquisire ogni notizia utile e recuperare eventuali resti del relitto, per procedere alla ricostruzione del sinistro marittimo che sarà oggetto dell’inchiesta da parte degli ispettori della Capitaneria di Porto di Gaeta.
Come conferma il comandante Francesco Tomas “il tempestivo intervento dei mezzi che ha consentito di trarre in salvo i due naufraghi è stato reso possibile anche dalla circostanza che i due naufraghi per chiedere soccorso, hanno utilizzato il numero blu 1530 della Guardia Costiera, che è il numero gratuito dedicato all’emergenza in mare e che ogni diportista e bagnante dovrebbe conoscere poichè consente loro di mettersi direttamente in comunicazione con le nostre sale operative”.

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