Dieci coltellate, quasi tutte inferte dietro la schiena, furono causaa metà maggio, della morte di Carmine De Luca, Imprenditore campano di 69 anni ma da tempo residente a Torricella Sicura in provincia di Teramo. Oggi, i carabinieri del comando provinciale hanno finalmen dato un volto all’assassino, o meglio, al probabile assassino. Ovviamente parliamo ancora di una persona indagata, ma gli inquirenti hanno pochi dubbi sul fatto che il Dna, ricavato dalle tracce lasciate nella casa della vittima sia quello di Francisca Binicio Medina, 27enne arrestata ieri a Genova. Gli uomini del colonnello Antonio Salemme, comandate provinciale dei carabinieri di Teramo, coordinati dal capitano Nazario Giuliani comandante del reparto operativo, la mantenevano sotto controllo nei suoi spostamenti nel nord, poi, quando il Ris ha fatto emergere la compatibilità genetica, sono scattate le manette. Eppure, assicurarla alla giustizia non è stato facile . La donna è stata fermata dai carabinieri di Teramo a Genova e la domenicana, non appena ha avuto la possibilità , si è lanciata da un finestra della caserma facendo un volo di 5 metri. Il carabiniere teramano che l’aveva in custodia, per evitare l’evasione, a sua volta si è lanciato nel vuoto riuscendo ad immobilizzarla ma riportando ferite, come la stessa domenicana, guaribili in 40 giorni. Il corpo di Carmine de Luca venne trovato il 28 maggio in avanzato stato di decomposizione nella sua casa, ripulito dal sangue e chiuso in uno sgabuzzino. Il medico legale ha ricondotto la morte dell’uomo al 19 maggio. Perché quell’omicidio? La ragazza era solita frequentare la costa per avvicinare clienti e, fra questi, c’era anche la sua vittima. Il litigio, quindi, potrebbe essere riconducibile al pagamento di una prestazione sessuale. Ma su questi aspetti, ancora si sta indagando.