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Reati nel servizio Tg1 contro allevamento. FederFauna ricorrerà a Magistratura

Da Federfauna riceviamo e pubblichiamo:
Dopo l’attacco contro l’allevamento delle vacche da latte, sferrato attraverso un servizio di Roberta Badaloni sul Tg1 del 20 maggio, il 5 giugno ne arriva un altro (stesso autore e stesso Tg), questa volta contro l’allevamento dei polli da carne.

Questa volta però, nel servizio si vedono chiaramente alcune persone incappucciate e con il volto travisato da un effetto ottico, introdursi in un allevamento durante la notte, attraverso un varco frutto di manomissione della rete di recinzione, in palese la violazione della proprietà privata.

La Badaloni riferisce che si tratti di “attivisti di Oltre la specie”. Senza alcun controllo sanitario, senza usare calzari sterili o guanti, entrano in allevamento esponendo gli animali al rischio di patologie introdotte dall’esterno, eseguono riprese con le telecamere, toccano gli animali, si vede addirittura che ne prelevano uno e se lo portano via.

Audio del servizio: le solite cose che dicono gli animalisti.

FederFauna ha quindi deciso che ricorrera’ alla Magistratura.

Ieri il Segretario Generale di FederFauna Massimiliano Filippi si e’ anche sentito telefonicamente con il Presidente dell’AIA Nino Andena e non e’ da escludersi che l’azione sara’ congiunta o che ci saranno due azioni.

Dopo il primo servizio, le Associazioni di Categoria si erano gia’ mosse in difesa di allevatori, consumatori ed animali, ma con lettere, telefonate e comunicati stampa che probabilmente risultano deboli quando sussistono “altre ragioni”.

L’agenzia animalista GeaPress ha scritto che “nessuna grande associazione di categoria protesto'”. Forse per gli animalisti per protestare bisogna imbrattare muri, mostrarsi nudi coperti di sangue finto, oppure coprire di insulti le donne che indossano la pelliccia o i bambini che entrano al circo!…

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