Tra dieci giorni il Referendum chiamerà gli italiani ad esprimersi su temi iportanti e lungamente dibattuti come l’utilizzo del nucleare per produrre energia elettrica. A tal proposito, in una lettera ai soci, Legambinete scrive: “La Cassazione, con il suo pronunciamento, restituisce ai cittadini il diritto di voto che il Governo aveva tentato di sottrarre agli italiani con il decreto Omnibus che mirava a cancellare il referendum sul nucleare. La parola passa ora agli italiani: ognuno di noi finalmente potrà dire la propria sul rilancio del nucleare e sul futuro energetico del Paese.
Dopo il dramma di Fukushima e la storica decisione del governo tedesco e di quello svizzero di abbandonare l’energia nucleare entro i prossimi anni, la costruzione di nuove centrali atomiche in Italia sarebbe anacronistica. Abbiamo ora la possibilità di scongiurare il rischio di una manovra energetica assurda e di scegliere di puntare sull’efficienza e sulle rinnovabili. Questo Governo non ha avuto alcuna politica energetica se non quella del folle ritorno al nucleare: votando sì al referendum si metterà la parola fine a questo progetto, per poi pensare a fare finalmente un nuovo piano energetico basato su efficienza energetica e fonti rinnovabili.
Decidi anche tu sul futuro del Paese: il 12 e il 13 giugno al referedum sul nucleare VOTA SI!”