Coldiretti Frosinone, vertenza agricoltura per latte e tariffe consorzi occorre intervenire con urgenza
5 Luglio 2011“In questa difficile congiuntura economica è quanto mai necessario attivare tutte le sinergie possibili tra i vari attori politici, istituzionali ed economici per valorizzare il ruolo insostituibile dell’agricoltura e, contestualmente, per creare le condizioni idonee a contenere le spese per le imprese agricoleâ€. Così il direttore della Coldiretti di Frosinone, Paolo De Cesare che aggiunge. “In tal modo il settore agricolo potrà rappresentare davvero una valida alternativa imprenditoriale, divenendo un motore di sviluppo economico capace di trasferire il “valore del territorio†in reddito per le imprese. Ad oggi, però, occorre evidenziare con forza le gravissime difficoltà che i continui rincari delle materia prime, del gasolio e dei mangimi, provocano alle imprese agricole. La crisi dei vari settori produttivi in provincia di Frosinone, in modo particolare quella del prezzo del latte, continua a tenere in ansia oltre 600 famiglie mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e ponendo una questione sociale in termini non solo di redditività ma anche sotto il profilo occupazionale. Ricordiamo che a causa dell’aumento spropositato dei costi di produzione, senza che via stato un relativo aumento del prezzo di vendita del latte, negli ultimi 5 anni sono stati costretti alla chiusura circa il 50% degli allevamenti da latte in provincia di Frosinone. Un dato drammatico che sintetizza l’ineluttabile necessità di rivedere al rialzo i prezzi del latte alla stalla. Occorre quindi attivarsi senza indugi – spiega ancora De Cesare – per valorizzare concretamente le produzioni locali con nuovi modelli e attraverso i percorsi del progetto per una filiera tutta locale che come Coldiretti abbiamo messo in campo. Occorre, inoltre, che la politica agisca concretamente per porre un limite alle speculazioni internazionali che determinano i fortissimi rincari dei fertilizzanti, dei fitofarmaci, dei mangimi e dei costi energetici. Occorre, infine, che anche i Consorzi di Bonifica facciano ogni ulteriore sforzo per recuperare efficienza in modo da poter abbattere le quote a carico dei consorziati. In questo senso torniamo a evidenziare la necessità di procedere, in tempi strettissimi, alla riduzione delle tariffe irrigue per gli utenti del Consorzio. Queste strutture – conclude De Cesare – devono essere strumenti al servizio dell’agricoltura e devono fornire riposte in termini di efficienza nell’erogazione del servizio, garantendo nel contempo un costo equo per l’accesso alla risorsa idrica, fattore di produzione indispensabile per la vita delle imprese agricole. Perciò auspichiamo in tempi rapidi risposte certe e definitive ribadendo ancora una volta con forza la necessità di andare incontro alle esigenze degli agricoltori riducendo le quote di contribuzioneâ€.