“Le dichiarazioni di vicinanza alla nostra protesta, insieme alla condivisione della nostra proposta, rappresentano, senza dubbio, un segnale importante e positivo che dà ulteriore forza e sprono a continuare nelle rivendicazione tese a dare dignità ai produttori, con un prezzo adeguato, e tranquillità ai consumatori, circa origine e provenienza dei prodotti lattiero-caseariâ€. Così il direttore della sede regionale di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia, il giorno dopo la mobilitazione di Coldiretti a Frosinone e Latina per il prezzo del latte. “E’ senza dubbio da evidenziare positivamente – ha aggiunto Massimo Gargano, presidente regionale di Coldiretti Lazio – l’intervento della Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ha voluto testimoniare con, le proprie parole, la solidarietà nei nostri confronti. La presenza di rappresentati delle Istituzioni alla nostra manifestazione a Frosinone, unitamente alle affermazioni dei rappresentanti politici che in modo bipartisan hanno fatto emergere il proprio compiacimento per la mobilitazione di Coldiretti in questa vertenza, è un segnale forte che dobbiamo sottolineareâ€. Ai massimi rappresentanti di Coldiretti Lazio seguono le dichiarazioni del direttore della sede ciociara, Paolo De Cesare e del Presidente Loris Benacquista. “Auspichiamo che anche nelle altre tappe di questa vertenza , quanti rappresentano il mondo politico regionale e locale, continuino a seguire la delicata questione che mette a rischio 1500 posti di lavoro. L’incontro convocato in Regione per lunedì prossimo rappresenta una tappa importante per verificare la disponibilità di quanti sino a oggi non hanno voluto dimostrare attenzione e sensibilità alle nostre richieste disertando i tavoli di confronto e mortificando gli allevatori con pagamenti irrisori che non rispettano il prezzo regionale. Abbiamo consegnato al Prefetto di Frosinone il nostro progetto per il rilancio del settore – hanno concluso Benacquista e De Cesare – che può essere realizzato nella provincia di Frosinone e in quella di Latina dando una svolta al comparto che potrebbe rilanciare la bontà del latte e dei formaggi locali offrendo anche ai referenti delle industrie di trasformazione momenti di crescita. L’eventuale assenza dei trasformatori all’incontro pertanto sarebbe, oltre che un segnale di poco rispetto nei confronti del Prefetto e della Regione Lazio, un’occasione persa per i territori e un’offesa a tutti i cittadini -consumatoriâ€.