Ormai il periodo è quello giusto, climaticamente parlando. Il caldo umido di questi giorni ha dato un’accelerata alle piantagioni di marijuana che tanti coltivatori -fai da te- hanno attrezzato sul territorio. Ma la risposta dell’Arma è stata puntuale come la fioritura delle piante. A Casoli era stata individuata una coltivazione, e con molta discrezione gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Lanciano con i colleghi di Casoli hanno atteso che le piante raggiungessero la giusta maturazione per intervenire e bloccare colui che aveva scelto questo nuovo business. Così nella rete dell’operazione “Pollice Verde” è finito Di Mito Franco, 42enne casolano, arrestato e tradotto alla casa circondariale di Villa Stanazzo. Nel corso dell’operazione sono state rinvenute e sequestrate 8 (otto) piante dell’altezza di oltre un metro e settanta centimetri, per circa due chilogrammi di prodotto defoliato, nonché trecento grammi di sostanza già essiccata e pronta all’uso. La disponibilità di terreni e di acqua nonché le favorevoli condizioni atmosferiche hanno portato molte persone ad attrezzare vere e proprie coltivazioni di cannabis indica dalle cui foglie si ricava lo stupefacente forse più celebrato, ma non meno pericoloso di altre droghe sintetiche; è proprio la disinformazione, che punta su un’assunto secondo il quale fumare marijuana non faccia male, il peggiore nemico contro cui bisogna battersi.
Contemporaneamente la Radiomobile lancianese bloccava M.T. 38enne del luogo, con due grammi di cocaina; per quest’ultimo partiva una segnalazione al Prefetto di Chieti quale assuntore