I costi indotti dalla violenza delle manifestazioni in Val di Susa li paghino i No Tav
6 Luglio 2011Dal Sindacato di Polizia Coisp riceviamo e pubblichiamo:
In una nota rilanciata dalle agenzie di stampa, il leader del Movimento NO Tav afferma che i cost della presenza delle Forze dell’Ordine in Val Susa supererebbero di gran lunga il costo dell’opera stessa. Il Coisp aggiunge che ai costi economici vanno aggiunti i costi dei feriti tra gli Operatori di Polizia, causati dai delinquenti violenti che il movimento NO TAV non sa e non vuole isolare.
Chi si compiace delle scene di violenza è complice materiale e non solo morale dei costi di questa vicenda, i costi economici non devono ricadere su tutti i cittadini italiani, afferma il Segretario Generale del Sindacato di Polizia Coisp Franco Maccari, Il G8 di Genova è un esempio eclatante di come lo scempio causato ad una città durante
manifestazioni “pacifiche”, valutato, per difetto, in oltre 50 milioni di euro di danni materiali diretti, sia poi ricaduto su tutti noi, riprende Maccari.
Dal prossimo 20 luglio noi saremo a Genova in Piazza Alimonda per tre giorni, a parlare proprio di questo, la Legge è uguale per tutti ma fino ad oggi, a pagare siamo stati solo noi, in termini di processi ed economici. Ora basta!
I costi di Val Susa saranno rispediti al mittente, il Coisp si costituirà parte civile nei processi contro i manifestanti arrestati e chiederà il risarcimento dei danni che gli scontri hanno provocato a centinaia
di poliziotti.
Anche il Ministro Maroni, per una volta impegnato a parlare del proprio Ministero, ha concordato con la proposta del Coisp di ipotizzare il reato di tentato omicidio nei confronti dei poliziotti impegnati a garantire l’ordine pubblico in Val di Susa, i quali sono stati fatti oggetto di
lanci di bombe carta, corpi contundenti, bottiglie incendiarie e molotov a base di ammoniaca.
Appare evidente che si è cercato in tutti i modi che ci scappasse il morto, in una logica da G8 di Genova che va fermamente respinta da tutti e perseguita duramente dalla Magistratura.
Il Movimento NO TAV è evidentemente consapevole dei danni che provoca e dei costi che sta infliggendo a tutti gli italiani. Noi gli presenteremo il conto, conclude Maccari.