Il Cocer della Guardia di Finanza, a nome del personale rappresentato, giudica inappropriate e inopportune le dichiarazioni rese dal Sottosegretario alla Difesa Crosetto nel corso della trasmissione la Zanzara di ieri.
Definire la Guardia di Finanza un’organizzazione di cui aver paura, offende la dignità dell’Istituzione e dei 63000 finanzieri che quotidianamente prestano la loro opera a tutela degli interessi del Paese. Tutti i cittadini onesti sanno benissimo che non hanno nulla da temere, ed anzi molto da guadagnare, dalla loro attività .
Aggiunge che l’affermazione secondo cui l’azione di controllo amministrativo si svolgerebbe in modo totalmente arbitrario dimostra nessuna considerazione per il quadro giuridico che la regola, il quale prevede sempre l’intervento di un’autorità amministrativa esterna, competente a irrogare le sanzioni, e di quella giudiziaria, alla quale è possibile ricorrere.
Altresì, non vorrebbe che le dichiarazioni siano strumentali al tentativo di tornare ad un comandante generale proveniente dall’Esercito, a questo punto, oltre alle vere o presunte cordate interne, ce ne sarebbero anche di esterne con i loro sponsor politici. Sul punto il Cocer ribadisce con forza quanto auspicato nel corso dell’incontro con il Comandante Generale di alcuni giorni fa, cioè che la scelta del nuovo comandante avvenga correttamente in modo da evitare ogni forma di speculazione o strumentalizzazione.
In conclusione, i finanzieri pretendono pieno rispetto per il loro lavoro e si permettono di rammentare a tutti quello che a loro è stato insegnato: i singoli possono sbagliare, per questo possono essere criticati e, ricorrendone i presupposti, sanzionati, ma le Istituzioni si difendono. Sempre!
La Guardia di Finanza non può diventare, per l’ennesima volta, il campo di battaglia di uno scontro politico che non la riguarda, perché’ questo fa male ai cittadini e al Paese.