Intesa raggiunta tra la Asl Lanciano Vasto Chieti e l’Associazione temporanea di imprese (Ati) titolare dell’appalto per la realizzazione della palazzina della Cardiochirurgia presso l’Ospedale di Chieti: nei prossimi giorni l’Azienda sanitaria locale approverà la delibera e sottoporrà all’Ati il contratto per il completamento delle opere necessarie a rendere funzionale e funzionante l’intera struttura, utilizzando il finanziamento di cinque milioni di euro a disposizione, senza costi aggiuntivi e senza lasciare i lavori in sospeso o, peggio, incompiuti in attesa di futuri finanziamenti, che nessuno ha mai né stanziato né ipotizzato.
Durante il confronto svoltosi nel pomeriggio il direttore generale della Asl, Francesco Zavattaro, ha chiarito subito la volontà dell’Azienda e della Regione Abruzzo di dotare Chieti di un Polo cardiochirurgico e cardiologico all’avanguardia: «Non c’è nessuno scippo in atto – ha garantito -, anzi, c’è la volontà di dare al più presto a Chieti una struttura d’eccellenza che offra agli utenti una cardiochirurgia moderna e sempre al passo con i tempi».
Il punto controverso erano i cinque milioni di euro rimasti in cassa per ultimare la struttura. La precedente Direzione generale aveva deciso di utilizzarli per la realizzazione di una sala operatoria “open space” (ne esistono pochissime al mondo), i cui costi elevati avrebbero assorbito tutte le risorse economiche rimaste, senza lasciare fondi per completare il resto della palazzina (ad esempio l’11° piano sarebbe rimasto grezzo, non sarebbero stati ultimati né l’ingresso né la pensilina di collegamento agli altri corpi dell’ospedale, sarebbero mancati gli arredi).
L’attuale Direzione generale ha verificato che tale soluzione avrebbe lasciato l’opera incompiuta e, d’intesa con la Regione Abruzzo, ha rimodulato il progetto prevedendo la realizzazione di due sale operatorie all’avanguardia, sia pure non “open space” ma perfettamente in linea con le tecnologie di ultima generazione, recuperando le risorse necessarie a concludere tutti i lavori necessari. Va sottolineato che alle due sale operatorie si aggiungono, su due piani, un paio di sale per l’emodinamica (già realizzate nelle opere murarie e per le quali è in corso l’acquisto delle apparecchiature tecnologiche), aree per le degenze cardiologiche, mentre i restanti nove piani ospiteranno ambulatori medici, consentendo di riorganizzare gli spazi nell’intero Policlinico. «Un gioiello che produrrà effetti positivi per tutto l’Ospedale, altro che scippo!», ha ribadito Zavattaro.
Ci sono voluti alcuni mesi per rimodulare nei minimi dettagli il progetto, nel pieno rispetto della normativa sugli appalti pubblici. Oggi è stato proposto all’associazione temporanea di imprese l’affidamento di tutte le opere rimanenti per l’importo di circa cinque milioni di euro, compresa la realizzazione delle due sale operatorie, ovviamente inserendo nel contratto stringenti clausole di salvaguardia con le quali le imprese dovranno garantire il completamento chiavi in mano di tutte le opere, rinunciando a qualunque tipo di eccezione che possa ritardare la positiva conclusione dei lavori.