Omicidio Rea, il criminologo Silvestri: “Il Serial Killer macella le sue vittime probabilmente perché chiede aiutoâ€
7 Luglio 2011Non ha dubbi, ad uccidere Melania Rea è stato un predatore occasionale. Il criminologo clinico Antonino Silvestri così descrive l’offender.
“Siamo probabilmente dinanzi ad un soggetto criminale con una significativa nuova struttura del pensiero. Un assassino organizzato che vive all’interno di un sistema sociale complesso con una mente criminale che lo attanaglia e lo rende schiavo dei suoi impulsi omicidari.
Questa azione criminale molto aggressiva potrebbe emergere per causali esterne ovvero per conflitti interiori complessi dell’offender.
Nel delitto Rea emergono, infatti, entrambi gli elementi quali rilevabili dalle caratteristiche della scena criminis , sotto il profilo della dinamica violenta e dell’esplosione di rabbia incontrollata (35 coltellate) nonché sotto il profilo della scarsa tolleranza alle stimolazioni ambientali e, quindi, dello scarso contenimento che genera disordini comportamentali di vario grado.
Questo soggetto criminale macella le sue vittime probabilmente perché “chiede aiutoâ€, attraverso una modalità patologica, agendo nel peggiore dei modi attraverso comportamenti atavici aggressivi che rivelano al contempo sofferenza.
Trattasi, quindi, di un soggetto sicuramente privo dell’equilibrio psico-fisico sul quale si fonda l’idoneità dell’individuo ad integrarsi socialmente e sotto un profilo lavorativoâ€.