Dopo le assemblee e le riunioni è giunto il momento della protesta. Coldiretti scende in piazza con i propri produttori per chiedere attenzione e dignità per gli allevatori e tutelare la sopravvivenza delle imprese. Come si ricorderà l’organizzazione agricola, diretta da Paolo De Cesare e presieduta da Loris Benacquista, reclama che il contratto regionale (42 centesimi per litro) venga rispettato anche a livello provinciale dove, in media, purtroppo, ad oggi gli allevatori riscuotono mediamente circa 34 centesimi. “Una situazione insostenibile – commenta De Cesare – che peggiora una crisi già pesante. Negli ultimi 5 anni hanno chiuso i battenti circa 500 stalle in Ciociaria (-46,3%) superando la media laziale (-37%) che ha fatto scendere gli allevamenti da 2.712 a 1.705. Oggi in produzione ci sono circa 600 aziende che danno lavoro ad oltre 1.500 persone muovendo un indotto considerevole. Il problema è anche sociale e non solo di categoria se si pensa che ai circa 2.000 posti di lavoro a rischio nelle industrie si devono sommare anche questi numeriâ€. La manifestazione di giovedì prossimo avrà inizio alle ore 9.00 all’uscita dell’autostrada A1 di Frosinone. Qui si ritroveranno gli allevatori con i propri trattori e verrà distribuito il latte agli automobilisti di passaggio per circa un’ora, insieme ad un volantino che illustrerà le motivazioni della protesta. Subito dopo un corteo composto da alcuni trattori e diverse auto si muoverà per raggiungere la Prefettura dove è previsto prima un breve intervento dei dirigenti della Coldiretti e poi un incontro con il Prefetto. “Non vogliamo creare disagi ai cittadini – ha sottolineato Loris Benacquista – ma spiegare anche a loro l’importanza di difendere il prodotto locale e con questo il territorio e le aziende. Chiediamo scusa sin d’ora se ci saranno problemi, facciamo appello alla comprensione dei consumatoriâ€. Purtroppo, nonostante l’azione di Coldiretti l’etichettatura relativa all’origine dei prodotto ancora non trova per tutte le produzioni le risposte adeguate a dare tranquillità . Uno di questi esempi è il formaggio che può essere lavorato, per esempio in Ciociaria, utilizzando latte proveniente anche da diversi Paesi pure non comunitari. “Faremo sentire la nostra voce anche per questo – ha detto De Cesare – segnalando fatti specifici alle autorità competenti. E’ora di fermare gli speculatori che penalizzano il latte ciociaro mettendo in atto inganni agli ignari consumatoriâ€. Coldiretti consegnerà in Prefettura una propria proposta con la quale tentare di dare risposte ai produttori e migliorare una filiera produttiva da sempre di primo piano in provincia di Frosinone e chiederà al Prefetto di far sedere ad un tavolo apposito i responsabili delle imprese lattiero-casearie che a maggio scorso disertarono la convocazione della Provincia. “In questa fase occorre rispetto – conclude De Cesare – per poi pianificare un piano di rilancio del settore che grazie anche all’intervento della Regione Lazio potrebbe aprire uno scenario nuovo che non penalizzi più gli imprenditori agricoliâ€. In effetti oggi nella filiera si registrano incrementi nella vendita di latte ( +2%), di formaggi (+3%) e nelle esportazioni di prodotti lattiero-caseari (+13%). “I produttori sono pagati meno di 25 anni fa e rappresentano l’anello debole e penalizzato del settore. E’ ora di dire basta a tutto ciòâ€.