San Raffaele, Ugl: “Salta accordo, regione intervenga faremo il possibile per tutelare i lavoratori”
29 Luglio 2011Dall’UGL Sanità Roma e Lazio riceviamo e pubblichiamo:
“Fumata nera dal ministero del Lavoro sulla vertenza San Raffaele. Dopo l’incontro di oggi l’Ugl esprime rammarico per il mancato accordo tra i dirigenti del gruppo e le parti sociali”. Lo dichiara il segretario regionale Ugl Sanita’, Antonio Cuozzo, esprimendo “la ferma condanna alla
decisione del Gruppo San Raffaele di procedere alla mobilita’ collettiva per 1.431 dipendenti in ragione della chiusura di tutte le attivita’ d’impresa”.
“Tutto questo a fronte di un accordo regionale e di un decreto commissariale- continua Cuozzo- attraverso il quale si parlava di riconversione e messa in sicurezza delle strutture sanitarie facenti parte del gruppo (ad eccezione di quella di Velletri non inserita nel patto) e, soprattutto, di salvaguardia degli attuali livelli occupazionali”.
“Come al solito, a pagarne le spese sono e saranno sempre i lavoratori che potranno essere licenziati dall’oggi al domani.
Come organizzazione sindacale non abbasseremo mai la guardia e faremo il possibile per tutelare i posti di lavoro. Il nostro auspicio e’ che- conclude il sindacalista- intervenga tempestivamente la Regione Lazio, visto che il mancato accordo di oggi abbatte i presupposti sia dell’accordo tra gruppo e Regione, sia del decreto commissariale. Non dimentichiamo che il numero dei lavoratori coinvolti nella spinosa vicenda e’ elevato e dal loro futuro occupazionale dipende l’assistenza e la cura dei pazienti”.