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Scontri in Val di Susa, parla il Cocer della Guardia di Finanza

Dal Cocer della Guardia di Finanza riceviamo e pubblichiamo:
Il Consiglio Centrale di Rappresentanza della Guardia di Finanza esprime profondo sdegno e rammarico per le gravi aggressioni perpetrate, domenica 3 luglio u.s. in Val di Susa, nei confronti degli appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Operatori, garanti delle Istituzioni e dei principi democratici, chiamati dallo Stato per assicurare il rispetto delle leggi e della sicurezza della collettività.
Altresì stigmatizza la difesa delle persone coinvolte in questi gravi fatti da taluni operata.
La facoltà di manifestare liberamente, anche qualora risulti in dissonanza con le scelte delle Istituzioni centrali o locali, è un sacrosanto diritto di ogni cittadino, costituzionalmente garantito. L’espressione di tale diritto non può però assolutamente travalicare le norme democratiche che regolano la vita sociale del Paese, né sfociare in atti di violenza inaudita nei confronti degli operatori di polizia e dei beni della collettività.
Gli operatori delle Forze di Polizia non devono essere visti e considerati, in alcun modo, come “nemici da colpire e da abbattere” solo perché chiamati dallo Stato a tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica nell’interesse della società.
Partecipiamo profonda vicinanza a tutto il personale delle Forze di Polizia impegnato in tale contesto e, in particolare, a coloro che hanno subìto lesioni fisiche, con l’auspicio che tali fatti non si ripetano in futuro.

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