La Siria si infiamma e la gente scesa in piazza per chiedere più democrazia viene azzittita a colpi di artiglieria pesante dal governo. Da questa mattina, la città di Hama, la più contestatrici del paese mediorientale, è sotto il fuoco dei governativi e i morti sarebbero decine, forse un centinaio. Le barricate costruite con sedie, mobilio e automobili poco o nulla possono fare per fermare l’avanzata dei carri armati mandati da Damasco per sedare la sommossa popolare. Probabilmente il pugno di ferro è stato utilizzato oggi, e andrà avanti nei prossimi giorni per piegare i manifestanti prima dell’inizio del ramadam. Ovviamnete oscurata l’informazione tradizionale, le uniche immagini che escono dal Paese vengono affidate ai siti internet ovviamnete non governativi. Chissà se i francesi, presteranno la stessa attenzione che hanno riservato per i libici, anticipando tutti e inviando anche in medio oriente i loro bombardieri.