Un weekend all’insegna de ‘Li mestieri de ‘na orda’
11 Luglio 2011Porto Potenza Picena (Mc). Sono tante le proposte per un weekend diverso in questa estate dal clima altalenante, dove al caldo torrido si sostituiscono le piogge ed i nubifragi, che si incontrano navigando nel web. Fra le tante ne segnaliamo una ai turisti che si trovano a percorrere la SS 16 ‘Adriatica’ nel tratto marchigiano. Si tratta di un piccolo borgo marinaro, frazione del comune di Potenza Picena, dal nome quasi inevitabile, Porto Potenza Picena. Un’oasi di tranquillità dove modernità , rispetto del territorio e delle tradizioni lo accomunano a tanti borghi italiani. Un borgo, neppure troppo piccolo, dove la raccolta differenziata ‘porta a porta’ è già una realtà da diversi anni, dove ogni quartiere ha la propria festa rionale, preludio a quella della santa Patrona, S. Anna, festeggiata in grande stile con sapiente maestria, dove sacro e civile si mescolano sapientemente. Dove il rispetto delle regole è la regola in sé e non l’eccezione, dove i residenti partecipano attivamente alla vita politica e amministrativa, in modo anche critico se necessario.  Chi dovesse passare di lì, potrebbe visitare una singolare e apprezzabile mostra di mestieri antichi. Quella che si svolge nel rione Verde della località rivierasca marchigiana fra Civitanova e Porto Recanati. Una rievocazione storica de “Li mestieri de ‘na ordaâ€, questo il titolo della kermesse, dove passato e presente si coniugano perfettamente nel descrivere la civiltà contadina, tipica del luogo, delle sue colline ed il borgo marinaro. Dove gli antichi mestieri di un tempo vengono riproposti in tutto il loro fascino e la loro magia. Dove la sobrietà di un tempo del popolo si accostava ai ‘signori’, con i loro privilegi e dove la dignità dei lavoratori di allora si mescolava al rispetto per il prossimo,  la collaborazione e l’aiuto reciproco superando le differenze di classe. Una serata quella allestita con meticolosa cura dei particolari dai residenti del quartiere ‘Verde’ che riesce a far rivivere, al visitatore, l’atmosfera di un tempo. Tanti stands in cui si alternano le antiche arti, gli antichi mestieri e la maestria dei loro protagonisti, dal ciabattino, al fabbro, dal cordaio, al falegname, allo stagnino, alla sarta con i suoi abiti eleganti, in bella mostra, e dal fascino speciale di quella fine ‘800 e primi ‘900, in cui tutto era sapientemente realizzato a mano con gusto e professionalità del tempo, tramandati di padre in figlio, da madre in figlia. Una sfilata di artigiani e dei loro attrezzi, in uno scenario fantastico di una pineta rischiarata dalla luce artificiale, ma soprattutto da una luna di una calda sera d’estate. Antichi mestieri che corrono lungo i pini marini di quella pineta, fra canti, balli e rivisitazioni teatrali del tempo. Dove  si alternano la lavandaia e la saponaia, la stiratrice, il fruttivendolo, il pescatore, il contadino ed i suoi arnesi, aratro, giogo, trebbiatrici, tutti perfettamente e gelosamente conservati. Gli splendidi costumi d’epoca dei ‘signorotti’ ed i vestiti alla marinara dei più piccoli, che rendono ancor più vivo e reale quel tempo passato. Un momento da tramandare e conservare, fra la nostalgia degli anziani e l’interesse e l’attenzione delle nuove generazioni. Tanti i residenti presenti, ma anche tanti turisti ed il 19 luglio si replica, passato, presente per un futuro ricco di suggestivo fascino da lasciare alle nuove generazioni.
F. Pensabene
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