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Videocon day, Tedeschi (IdV): “Affinchè non sia solo evento mediatico venga il ministro Romani”

Dall’Ufficio Stampa Gruppo IdV riceviamo e pubblichiamo:
“Domani sarò al Videocon Day, giornata di sensibilizzazione ed allo stesso tempo evento mediatico perché si parli ancora dei lavoratori, le 1300 anime in deroga. Auspico che sia presente anche il Ministro Romani, perchè se così non fosse il Videocon Day potrebbe essere fine a se stesso. La Ciociaria è stanca di essere la terra della post industrializzazione negata: abbiamo tempra e capacità per andare avanti, ma a patto che chi di dovere non ci faccia sgambetti.

Agosto 2011 doveva essere il limite ultimo, ma nel Paese dei rinvii, non solo a giudizio, il limite è stato procrastinato, per alcuni un sospiro di sollievo, per altri un incubo senza fine. Non si capisce per quale assurdo motivo non si decida di dare seguito concreto alle tante azioni intraprese: debito, trattative, 182 bis, piani industriali, ministero, banca, multinazionale, e tanto altro ancora. Ma ogni volta il castello è crollato e si dovuto ricominciare, ricontattare, rinegoziare. Le azioni della Regione sono quelle della garanzia della sopravvivenza, le azioni del Ministero dovrebbero essere quelle delle prospettive vere di futuro.

Prima la Ssim, con un piano industriale passato al vaglio di tutte le parti, poi piani fantasma raccontati solo a parole, mai formalizzati. Infine l’interesse della multinazionale giapponese che salta fuori quasi fosse la soluzione finale.

La confusione casuale e voluta è stata tanta, ma ora basta. E’ giunto il momento in cui queste 1300 vite in deroga chiedono rispetto della loro dignità. I principali attori politici, la Regione Lazio ed il Ministero per lo Sviluppo Economico si assolvono entrambi, ma se da una parte l’assessore Zezza più di questo non poteva fare, il Ministro Romani, quale massimo esponente governativo della politica di sviluppo economico del nostro Paese, deve assumersi tutte le sue responsabilità di ministro. Troppo comodo sostenere, come è stato fatto in passato, che si tratta di soggetti privati e pertanto il ministero non può e non deve intervenire. Di recente l’indirizzo politico sembra essere cambiato tanto che pare sia spuntata la multinazionale del sol levante. Che sia il frutto di una nuova stagione di interesse attivo del MISE alle sorti dell’economia ciociara? Ce lo auguriamo, come del resto ci auguriamo che sia un interesse finalizzato esclusivamente a consentire un vero rilancio industriale dello stabilimento. Sì perché nel gioco degli scambi internazionali a volte succede che possa sfuggire l’interesse prioritario: il bene dei lavoratori e delle loro famiglie, insomma, dei cittadini. A questo interesse le multinazionali sostituiscono spesso l’interesse di un’oligarchia mondiale, ma i disequilibri che si generano possono avere conseguenze disastrose. Il MISE ha il dovere di vigilare affinchè questo non accada perché, se è vero che siamo in un libero mercato, non ci dimentichiamo che è una libertà organizzata con un sistema di regole.” Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Anna Maria Tedeschi.

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