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Crisi economica, Galli (Silp): “C’è bisogno di un profondo cambiamento. La legalità davanti ad ogni cosa”

Dal SILP per la CGIL Frosinone riceviamo e pubblichiamo:
“Siamo davvero preoccupati per la grave crisi che affligge il Paese e che rischia di essere pagata, come al solito, dalle fasce più deboli della società. Stavolta la situazione è più seria ed è appesantita dalle scelte operate dal Governo negli ultimi tre anni, scelte che, pur negando ostinatamente l’esistenza della crisi, hanno comportato dissennati tagli lineari, che hanno colpito ed indebolito anche il Comparto sicurezza, insieme all’intero sistema sociale. Pensare di tagliare nuovamente, colpendo i settori più deboli e più esposti della società, significa strangolare l’economia della nazione, significa porre in discussione le basi della convivenza civile, significa non colpire le sacche di impunità e quelle che continuano a godere di vergognosi privilegi. In particolare, il Comparto Sicurezza in questi ultimi anni ha subito tagli enormi ed indiscriminati che hanno depotenziato la capacità di risposta al crimine ed hanno abbassato i livelli di sicurezza per i cittadini. Le mancate assunzioni, quindi, il mancato turn-over ha, via via, invecchiato gli organici delle forze di polizia, che si sono viste assottigliare sempre più gli organici. L’assenza di investimenti nella tecnologia e nell’aggiornamento delle dotazioni, ha fatto scomparire l’informatica, se non vogliamo ricomprendere in essa vecchi computer ormai superati, così come ha diminuito la qualità e la quantità di mezzi a disposizione. Un quadro drammatico, che va a sommarsi alle scelte sbagliate nel campo della lotta alla criminalità organizzata ed alle mafie, che continuano a lucrare e a fare business con la politica. Mentre si colpiscono coloro che sono considerati i capi delle organizzazioni mafiose, si dimentica che queste negli anni si sono trasformate in società per azioni, con interessi in tutto il mondo, tanto che, lo stesso Obama, in uno dei suoi ultimi interventi, ha dovuto dichiarare guerra alla camorra che negli Stati Uniti è divenuta una potenza, superando la mafia siciliana. Ma davvero si può credere che gente con al massimo la terza media, quando ha studiato molto, possa gestire organizzazioni colossali come quelle mafiose? In ogni caso, è in questi momenti di forte crisi che la politica dovrebbe svolgere il suo ruolo al meglio, così come gli amministratori pubblici dovrebbero adempiere alle loro mansioni con più impegno ed attenzione. Che così non è lo dimostrano tante situazioni anche in questa provincia. Cosa si è fatto e cosa si sta facendo per estirpare la piaga dell’abusivismo in Ciociaria? Quante ordinanze di demolizione sono state firmate dai comuni? Non è un fatto da poco perché tante sono le costruzioni abusive costruite con soldi illeciti all’interno delle quali i proprietari continuano a fare i propri comodi, facendo credere alla gente onesta che il crimine paga e fa vivere meglio. Non si tratta di un particolare, ma di un fatto gravissimo, che palesa l’incuria e, soprattutto, l’incapacità degli amministratori in questa provincia. Quanti beni confiscati sono stati riutilizzati e, soprattutto, quanta informazione in merito si è fatta nei confronti dell’opinione pubblica? In questa provincia siamo al paradosso che, nonostante diversi interventi delle FF. di PP., manufatti costruiti con soldi proventi di reato, confiscati, quindi, nella disponibilità dello Stato, sono ancora beatamente occupati da chi abusivamente li ha costruiti utilizzando danaro frutto di comportamenti criminali. Soggetti che, pur non avendone più diritto, ci vivono all’interno e ne fanno ciò che vogliono! Ripeto, in un momento difficile come quello che stiamo attraversando lasciare che comportamenti illeciti abbiano il sopravvento sulla legge crea ulteriore sfiducia nelle istituzioni. C’è bisogno di un profondo cambiamento, è necessaria un’inversione di marcia che ponga la legalità davanti ad ogni cosa, perché soltanto affermando un sistema legale si garantisce la giustizia e, quindi, si possono chiedere sacrifici alla gente. Questo è forse il momento più difficile che l’intero Paese vive dal dopoguerra ed è per questo che bisogna tenere gli occhi aperti per evitare che, in una condizione di generale difficoltà, la criminalità possa dispiegare le risorse di cui dispone per acquisire interi pezzi di territorio, inquinando l’economia ed alterando le regole alla base della convivenza civile.”
Marco GALLI, SILP per la CGIL Frosinone

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