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Rachel, “l’angelo” che donava i capelli e insegnava la solidarietà

La storia è quella di Rachel Beckwith, una bambina di Seattle, Stati Uniti, che a soli 9 anni aveva imparato, e poi insegnato, il significato di solidarietà. Durante la sua breve Vita, ha regalato per ben tre volte i suoi splendidi capelli. Aveva iniziato a farlo in classe, quando aveva saputo dell’esistenza di un’organizzazione, “Locks of Love”, che raccoglieva capelli per poi realizzare parrucche da donare ai bimbi malati di cancro. Una volta ricrescuti, li aveva donati ancora. Fino all’ultima volta, il 23 luglio, quando è morta in un incidente stradale e i genitori hanno donato la sua ultima chioma con tutti i suoi organi.
Ma non è solo questo che rende speciale la piccola Rachel: il giorno del suo ultimo compleanno, lo scorso giugno, aveva detto ad amici e parenti «Anziché farmi un regalo, donate 9 dollari alle persone che costruiscono pozzi per chi non ha l’acqua potabile». Il suo intento era quello di dare un piccolo contributo ad una organizzazione non governativa che perseguiva questo nobile ma complicato obiettivo. E lei si era lasciata conquistare dall’idea che a creature meno fortunate e tanto lontane venisse fornita anche una sola possibilità di sopravvivenza.
Forse oggi da lassù Rachel è felice. E’ felice perchè quella somma di soli 280 dollari, un tantino esigua, raccolta in occasione del suo compleanno, nei tre giorni in cui lei era rimasta in coma aveva superato quota 50.000, devoluti in buona parte da Justin Bieber, il suo cantante preferito. Pare che quella somma oggi abbia raggiunto addirittura il milione di dollari.
Forse è vero che le cose non accadono mai a caso, per quanto spessissimo sia difficile farsene una ragione. Forse, se Rachel non fosse rimasta schiacciata da un autotreno che ha travolto la macchina su cui viaggiava con la famiglia, uccidendo solo lei, nessuno si sarebbe accorto di quella dolcissima bambina e della sua strana richiesta per la sua festa di compleanno. Ma è probabile che una come lei non ci avrebbe dato neppure troppo peso, e avrebbe continuato a tagliarsi e donare i suoi bei capelli o a fare tutto ciò che potesse tornare utile a qualche nobile causa di cui, di volta in volta, si fosse innamorata.

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