La mancanza del protocollo d’intesa tra Asl di Frosinone che gestisce l’ospedale di Cassino comprese le aree pertinenti e il comune di Cassino fa sorgere il sospetto che la sosta delle auto parcheggiate davanti ai divieti non sia selvaggia ma che irregolari, invece, sarebbero la segnaletica stradale e, soprattutto, le azioni punitive quali multe e rimozioni forzate.
Decine di auto rimosse e altrettante multe per divieto di sosta sono gli effetti della mancanza di disciplina stradale che quotidianamente si registra nel piazzale dell’ospedale di Cassino. Dalle pagine di questo giornale on line abbiamo spesso attaccato questo fenomeno, la maleducazione e inciviltà di tanti, ma per dovere di cronaca dobbiamo anche segnalare un aspetto che rischia di rendere illegale le rimozioni forzate e le sanzioni amministrative.
La mancanza del protocollo d’intesa tra Asl e Comune, infatti, permetterebbe di considerare le aree di parcheggio davanti ed intorno all’ospedale come area pubblica ma non vincolata alle norme del codice della strada. “Allo stato attuale le rimozioni dettate dai divieti di sosta nei pressi dell’ospedale di Cassino sono illegaliâ€. Lo dichiara il tenente Giuseppe Acquaro vice comandante dei vigili urbani di Cassino, “perché – spiega – la rimozione è la sanzione accessoria di un infrazione principale, che può essere sosta vietata o sosta riservata a portatori di handicap, quindi una autorità che dispone la rimozione di un mezzo lo fa sul presupposto che la segnaletica per la quale si agisce, sia conforme alla legge. Allo stato attuale non è così perché non esiste alcun atto tra comune di Cassino e Asl, che recepisca quel tipo di segnaleticaâ€. Per meglio capire, la segnaletica stradale viene posta su ordinanza sindacale nel territorio comunale.
In questo caso l’area antistante all’ospedale è un’area aperta al pubblico passaggio su cui il comune, mancando l’atto, non può agire per quelle infrazioni che presuppongono ordinanza sindacale. “Ben diverso è se le auto vengono parcheggiate in maniera tale da ostruire il normale transito dei mezzi di soccorso. In quel caso, infatti, viene applicata una norma comportamentale che non presuppone l’ordinanza sindacaleâ€. A questo punto viene da chiedersi, cosa succederebbe se le centinaia di persone che si sono viste sotrarre l’auto da un carro attrezzi dovessero fare ricorso?
Ermanno Amedei