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Tedeschi (Idv): “La manovra in discussione da oggi al Senato è dannosa e controproducente”

Da Anna Maria Tedeschi, Consigliere regionale Italia dei Valori del Lazio, riceviamo e pubblichiamo:
La manovra in discussione da oggi al Senato non solo è iniqua e ingiusta, ma sostanzialmente è dannosa e controproducente. La politica dei tagli indiscriminati è stata bene attenta a salvaguardare le rendite ed i loro beneficiari, gli stessi che, facendo a parte con la casta, hanno portato l’Italia verso il baratro. Ma questa non è politica, è tutt’altro e nulla ha a che vedere con la gestione di quel rapporto complesso tra democrazia ed economia da cui dipendono equità e pace sociale. Così come sta succedendo per la Regione Lazio, anche nel Governo Centrale si fanno esercizi di ragioneria per far quadrare, almeno sulla carta, le partite tra dare e avere. Ma ormani i conti non quadrano nemmeno più sulla carta, tanto sono sballati e fuori controllo. Allora con abile manovra mediatica si traslano le responsabilità di un governo deviato sul capro espiatorio Tremonti identificato come la causa di tutti i mali. Ma decenni di governo deviato verso interessi di parte non potevano che avere questo “sfracello” come naturale conseguenza. Gli interessi di una nuova finanza di cui pure c’era e c’è bisogno, andavano gestiti e guidati per favorire il passaggio verso un’economia post-industriale e non per ingrassare la casta, così come gli interessi dei leglisti andavano gestiti e guidati, magari per favorire col federalismo una sana concorrenza tra le diverse zone del Paese e non per restare schiavi dei continui ricatti.
Da oggi iniziano in Senato le acrobazie dell’opposizione per ridisegnare una manovra i cui totali sono imposti, doverosamente, dall’Europa. Anche alcune frange della maggioranza fanno finta di dolersi, ma di cosa? Se si dolgono di aver appoggiato il governo Berlusconi allora non sono più maggioranza, se invece vogliono solo lavarsi la faccia, allora si tratta dei classici traditori che prima hanno beneficiato dell’andazzo e al momento del redde rationem fuggono come topi impauriti. Ma dietro le poste in discussione ci sono storie di persone oneste che dopo aver lavorato una vita speravano nella pensione e nella liquidazione per realizzare il sogno di una vita, magari una casa al mare! Ci sono disabili che, sebbene avvezzi a lottare, si sentono presi ancora una volta di mira, quasi bersaglio preferito di sadici aguzzini; e poi ci sono anche quei grandi campioni tanto osannati, i calciatori, sui quali non vale nemmeno spendere parole, che minacciano addirittura lo sciopero, come normali lavoratori a mille euro al mese. La vicenda del contributo di solidarietà dei calciatori offende tutti i cittadini che in Italia lavorano davvero ed è emblematica di una triste verità: in Italia oltre alla casta ci sono gli “Intoccabili” che, al contrario dei personaggi del film di Brian De Palma, possono fare tutto al di fuori delle regole. Gli Intoccabili rappresentano la legittimazione dell’anti-Stato, identificarli sarebbe facile: basterebbe andare alle Cayman Islands o in tanti altri paradisi fiscali, alcuni dei quali interni anche all’Italia. Ma gli Intoccabili devono alimentare la casta, invece maestre, precari, disabili a chi servono? Servono a quell’Italia onesta e dignitosa che ancora c’è, forse un po’ troppo assuefatta alle deviazioni, ma dinanzi a questo sfracello sono sicura che, come dice Mameli, “l’Italia s’è desta”.

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