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Coldiretti Frosinone, il riconoscimento alla “Ferriera” premia la qualità del lavoro dei fratelli Mancini

“Il prestigioso riconoscimento ottenuto dall’azienda “La Ferriera” di Atina, associata Coldiretti, con la pubblicazione nel “Super-TreStelle” dell’enologia italiana, edita da Veronelli, conferma i grandi passi fatti dall’impresa ciociara verso la qualificazione e la qualità del proprio prodotto”. Commenta così la notizia dell’importante riconoscimento del vino “Realmagona Riserva 2008” il direttore della Coldiretti di Frosinone, Paolo De Cesare che aggiunge: “Si tratta dell’unico vino laziale che è riuscito ad ottenere questo primato. I fratelli Lucio e Silvio Mancini, hanno scommesso con investimenti importanti sulla viticoltura e continuano a raccogliere consensi e, come in questo caso, attestati di livello nazionale. Si tratta di un successo della nostra agricoltura che come organizzazione con orgoglio dobbiamo sottolineare”. Nella guida, attesa dagli esperti del settore e dai ristoratori di tutta Italia, si trovano 2.903 aziende recensite, di cui 197 esordienti, con 16.997 vini descritti, con segnalazioni per le cantine che praticano agricoltura biologica o biodinamica. Presenti i racconti per presentare le idee, i luoghi e le novità delle aziende. 415 i vini che superano il punteggio di 93/100. “Il vino – ha aggiunto Loris Benacquista, presidente provinciale di Coldiretti – può rappresentare il motore del turismo enogastronomico e, anche in Ciociaria, si conferma l’unico segmento in costante e continua crescita nel panorama dell’offerta turistica”. Abbinare l’opportunità di gustare un buon vino – ha aggiunto il direttore della Coldiretti – con quella della visita dei posti più caratteristici della nostra provincia, rappresenta un fenomeno in crescita. Questa tipologia di turismo è in rapida espansione e nasce dalla volontà di verificare personalmente qualità, genuinità, origine e tecnologie utilizzate per il vino. Una opportunità per i turisti che possono così risparmiare e garantirsi acquisti sicuri e di qualità, ma anche un’occasione per le imprese agricole che possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare una specialità territoriale unica e inimitabile”.

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