Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo:
Un team dell’Università della Hull York Medical School in Inghilterra e l’ Istituto per le scienze cliniche di Valutazione a Toronto, in Canada, ha analizzato 51 studi internazionali sull’impatto su di una gamma di fans (FANS è l’acronimo dell’espressione farmaci anti-infiammatori non steroidei e individua una classe di farmaci dall’effetto anti-infiammatorio, analgesico ed antipiretico).
Quelli su diclofenac sono stati considerati più a rischio, il 40% secondo la ricerca pubblicata in Plos Medicine.
Diclofenac è il farmaco più comunemente prescritto come anti-infiammatore non steroideo (FANS) ed in Italia è disponibile anche senza prescrizione medica.
Nel 2010 quasi 17 milioni di prescrizioni sono state compilate per fans, che sono usati per alleviare il dolore per i loro effetti anti-infiammatori in condizioni di artrite, mal di schiena, gotta, mal di testa e dolori e febbre associata con l’influenza.
Secondo i ricercatori i “fans†forniscono sollievo dal dolore per milioni di pazienti con malattie infiammatorie croniche. Il rischio cardiovascolare è ben descritto, ma spesso trascurato.
Per esempio, diclofenac, i fans più comunemente prescritto in Italia nel 2010 con il nome di Diclofenac, Dealgic, Diclofan, Declamat, Fenadol e Voltaren, è associato con un aumento nel rischio cardiovascolare del 40% (rispetto al mancato uso). A dosi elevate, l’aumento del rischio è quasi raddoppiata. Un’alternativa è il naproxene prescritto solo per la metà come spesso accade, non è stato associato ad un rischio maggiore a qualsiasi dose. Per la prima volta i ricercatori hanno dati sufficienti per fare confronti diretti tra fans per determinare quali sono più rischiosi e quali sono relativamente sicuri.
Ad esempio, un paziente con precedenti problemi di cuore, ipertensione e diabete ha una probabilità di subire un attacco di cuore oltre il 5%, mentre nel caso di uso di diclofenac questo rischio aumenterà del 40%. In altre parole, uno di questi 50 pazienti potrebbe subire un attacco di cuore che invece si può prevenire.
Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore†di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Dirittiâ€, si tratta di informazioni importanti in fase di scelta del farmaco da utilizzare, in particolare se c’è un’alternativa più sicura.