Federcontribuenti: “Dopo la legge sul tetto del debito, vogliamo una legge sul tetto delle imposte”
14 Settembre 2011Dall’ufficio stampa Federcontribuenti riceviamo e pubblichiamo:
Forse non c’era il bisogno di un’analisi così in pompa magna come l’Anci ha fatto per conoscere l’umore degli italiani sull’emblematico mondo delle tasse. Tra tante percentuali però, quella che appare come la più degna di rilevanza è la considerazione che gli italiani hanno sui tributi: ribalta completamente il luogo comune secondo il quale gli italiani nutrirebbero un’avversione naturale per il fisco. Per il 65% dei partecipanti al sondaggio è un dovere civico (31,6%) o uno «strumento di equità che garantisce servizi a tutti i cittadini» (33,4%). Non vogliamo contribuire a marcare il territorio nazionale dicendo quale regione ha votato a favore o contro il fisco, è la somma che fa il totale.
Altra considerazione degna di menzione è che l’80,3% degli intervistati ha indicato il nostro sistema fiscale come un sistema che favorisce l’evasione. Vale a dire che se da una parte l’italiano reputa giusto contribuire con il pagamento di tasse al bene della Nazione, lo ritiene talmente pesante da stimolarne l’evasione. Una formula sarebbe: meno tasse, pagate da tutti. Niente di più elementare, giusto, concretizzabile.
Commenta il presidente di Federcontribuenti , Finocchiaro : « La coscienza civica ha le idee chiare e le esprime con chiarezza, sa benissimo cosa non funziona nella pubblica amministrazione, sa dove andare a cercare i grandi evasori fiscali, sa come rimettere in pari il bilancio pubblico e sa anche che la classe politica non si adopererà mai in questo senso. Come è giusto fissare un tetto oltre il quale non indebitare lo Stato, sarebbe altresì giusto fissare un tetto sul totale delle imposte da richiedere al contribuente.» E’ innegabile che fino ad ora « si è sprecato denaro pubblico senza si sia garantito, ai contribuenti, nè la tranquillità di un posto di lavoro, né servizi pubblici degni delle tasse versate e senza porre freno alle dinamiche bancarie, della riscossione e del costo della Rca:
altra voce che grava, sempre più, sulle spalle degli italiani». Le imposte non possono incidere così pesantemente sul reddito dei contribuenti. Spiega la Federcontribuenti: « la somma delle tasse rischia di superare la soglia consentita dal reddito di molti contribuenti.
Senza contare quanti hanno perduto il lavoro, quanti devono fare i conti anche con Equitalia e quanti, lavorando a nero, vivono in clandestinità ».
Infine, se le tasse servono per garantire infrastrutture e servizi e per coprire i costi degli stessi, perchè, ad esempio, ogni regione, ha un bilancio in rosso nella sanità ? Debiti con le aziende dei trasporti pubblici? Strade come groviera e treni sporchi? Soltanto le tasse che tutti, nessuno escluso, versiamo attraverso la benzina e l’Iva su ogni bene acquistato, non spiegherebbero questi enormi buchi nei conti pubblici. « Inammissibile giustificare l’aumento delle imposte con i soliti luoghi comuni, cioè, che l’italiano è un evasore per natura». Le tasse vanno pagate e su questo non si discute, invece, speriamo sia materia di discussione, al parlamento, il come garantire, a tutti gli italiani, la possibilità di pagarle senza che queste diventino motivo di angoscia per milioni di famiglie italiane.