Tonnellate di pesce scaduto, proveniente dalla Cina e rimesso sul mercato con etichette false questa  la truffa è stata scoperta dal Nas carabinieri
di Milano, al termine di un’ispezione effettuata presso un’attività di deposito e commercio all’ingrosso di prodotti ittici. E’ stato denunciato il titolare ritenuto responsabile dei reati di frode nell’esercizio del commercio e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.
Nel corso dell’attività ispettiva infatti è stata rilevata la detenzione, in alcuni locali dell’azienda, di ingenti quantitativi scaduti
di pesce congelato, di provenienza cinese e destinati a supermercati del Nord Italia, che venivano riconfezionati e rietichettati con scadenze prolungate di 18 mesi rispetto all’originale.
L’attività che non offriva alcuna verifica quanto alle qualità del prodotto era svolta in assenza di autorizzazione dell’autoritÃ
sanitaria, in locali che versavano in precarie condizioni igieniche (con sporcizia diffusa e presenza di materiali non attinenti, quali pneumatici e
vecchi letti), senza alcuna procedura di rispetto della “catena del freddo” degli alimenti.
L’operazione dei Carabinieri ha portato al sequestro preventivo dell’intera struttura e delle attrezzature annesse, nonché al
sequestro penale di quasi 30mila confezioni di “surimi al sapore di granchio precotto e surgelato” (pari a circa 3 tonnellate) e di due
bancali e mezzo contenenti confezioni di cartoni di salmone (per oltre 2 quintali). Sequestrati, inoltre, una bilancia elettronica di precisione (utilizzata per l’emissione delle etichette), vari flaconi di prodotti smacchianti e numerose etichette adesive pronte per l’utilizzo (rinvenuti nel locale adibito a laboratorio) per un importo complessivo di circa euro 3.000.000.