Finalmente si è tornato a respirare un week end di calcio, un lungo week end pieno di spunti, iniziato lunedì con il pareggio tra Lazio e Milan sino alla disfatta dell’Inter ieri sera nella trasferta siciliana a Palermo.
Proprio venerdì Milan e Lazio hanno offerto una gare dai volti, i primi 20’ di indiscusso dominio biancoceleste, con un Nesta in palla e i neo acquisti Klose e Cissè in goal, e altri 40’ di superiorità Milan, che raggiunge il pari con i soliti Cassano e Ibra, e rischia addirittura il vantaggio, pur avendo la testa a martedì, per l’esordio in Champions contro il Barça di Messi & co.
Sabato sera campionato di scena al Manuzzi di Cesena con il Napoli che inaugura il nuovo ottimo terreno sintetico dello stadio emiliano, splendido primo tempo per il Cesena, che però si trova a rincorrere, già sotto dopo 3’ per un goal di astuzia di Lavezzi che beffa la difesa sfuggendo a tutti su una rimessa laterale di Campagnaro. La compagine romagnola guidata dal fuoriclasse Mutu prova con un paio di conclusioni a pareggiare, ma con un bel contropiede Candreva fa involare Eder sulla fascia e Guana anticipando Cannavaro con un guizzo pareggia i conti. LA vera svolta è nella ripresa, i partenopei cercano più insistentemente il secondo goal e l’espulsione di Benalouane e la svolta tecnica di Mazzarri, segnano la svolta del match. Campagnaro poggia in porta un cross di Hamsik sceso in campo da pochi minuti. Lo stesso “Marechiaro†chiude i giochi nel finale segnando il 3-1. Come dicevamo pocansi degno di nota il cambio di modulo di Mazzarri decisivo per la vittoria, portando il Napoli a giocare dal solito 3-4-3 a un 4-2-3-1 con gli innesti Hamsik e Pandev per Santana e Aronica con i due esterni Maggio e Dossena sulle fascie arretrati di qualche metro.
La lunga domenica inizia alle 12:30 a Torino con la Juventus che vince e convince all’esordio nello stadio nuovo di zecca contro un Parma privo di idee e gioco, il risultato finale è un netto 4-1 che lascia pochi dubbi sulla prova assai convincente della squadra allenata da Conte.
Sicuramente degno di elogi è il, sempre verde regista Pirlo faro della mediana e del gioco bianconero, arrivato a costo zero quest’estate, è stato il grande acquisto di Marotta.
Buon esordio nel nostro campionato anche per Vidal, autore del goal del 3-1 con un preciso tiro in acrobazia. Da rivedere nettamente gli emiliani di mister Colomba che riescono a procurarsi solo un penalty al 92’ realizzato da Giovinco, ancora in goal contro la sua ex squadra.
All’Olimpico scende in campo la nuova Roma americana contro il Cagliari, oltre a sei volti nuovi, all’esordio in campionato c’è il Capitano che giocherà per tutti i 90’ come risposta alle critiche e dubbi che hanno tenuto banco nella settimana che ha preceduto l’incontro. Nei primi 60 minuti è effettivamente la Roma a tener banco e il pallino del gioco, cercando in diverse occasioni la via del gol, trovando però l’estremo difensore Agazzi in ottima forma. Al minuto 68 il solito Daniele Conti, alla quinta segnatura in carriera contro i giallorossi, approfitta di una ribattuta corta e porta i sardi in vantaggio. La Roma crolla mentalmente e un minuto dopo Jose Angel, sino ad allora protagonista di un’ottima gara, sgambetta Biondini e si fa espellere, Roma sotto di un goal e di un uomo con 20’ da giocare. L’inserimento di Borriello da sicuramente profondità alla squadra che però non riesce a trovare la via del goal, cosa che invece riesce alla punta El Kabir che ringrazia per l’ampio spazio concesso e brucia Stekellemburg per il goal del 2-0. Nel lungo recupero c’è spazio per l’ennesima sassata su punizione di Totti respinta da Agazzi con De Rossi che sigla il gol del 2-1.
Ancora da assemblare la Roma, c’è bisogno di tempo per una squadra in cui ci sono persone che parlano troppe lingue differenti, e da poco tempo insieme, a cui specialmente sottoporta è mancato il guizzo vincente; degno di nota Pjanic, arrivato l’ultimo giorno di mercato dal Lione, protagonista di un’ottima gara, cinico invece e degno di stima il Cagliari che ha approfittato delle occasioni concessegli dalla Roma.
Degni di nota nel pomeriggio i gol di Gila e Cerci con cui la Fiorentina batte facilmente il Bologna, il bel pareggio per 2-2 offerto da Chievo e Novara, analogo risultato anche tra il Genoa e l’Atalanta con in risalto l’argentino Moralez autore di un bella doppietta. Discreto 2-0 anche per l’Udinese sul Lecce di mister Di Francesco. Unico 0-0 della giornata invece tra Catania e Siena.
In serata l’Inter è scesa in campo a Palermo. Campo caldo, con il popolo rosanero in fermento con il suo Presidente Zamparini, accusato di una campagna acquisti non all’altezza della piazza. Inter subito con in campo Zarate, Forlan e Milito in avanti e gli scontenti Sneijder e Pazzini in panchina. Subito carico il Palermo non vuol fare la vittima immolata e con un Miccoli in gran giornata prova subito a fare la partita ma un rimpallo favorevole a Milito porta l’Inter in vantaggio, si chiude così il primo tempo. Da segnalare la precaria condizione di Zarate, che dura solo mezz’ora per il solito Sneijder, sicuramente più attivo dell’argentino.
Nella ripresa ancora super Palermo, Miccoli trova subito il goal del pareggio, Milito raddoppia su rigore e Hernandez pareggia ancora i conti su assist del solito capitan Miccoli. Nel finale la difesa interista messa ora sotto processo col suo allenatore crolla dando sapzio a Miccoli per realizzare la sua doppietta personale e un’incertezza del portierone Julio Cesar consente a Pinilla di realizzare un gran gol da fuori area. Si chiude con Forlan che trova il goal del 4-3 che chiude l’incontro.
Sotto processo, dicevamo, la difesa a 3 schierata da Gasperini, con elementi abituati a giocare in uno schieramento a 4, ma non dimentichiamo che son pur sempre campioni, vien da pensare e chiedersi se son semplicemente abbastanza appagati dai loro già numerosi successi e viziati dalle coccole del patron Moratti.
Archiviata questa giornata aspettiamo ansiosi la terza di campionato, che propone interessanti sfide del calibro di Inter-Roma e Napoli-Milan.
Vincenzo Lavecchia