Tentano sulla A1 il furto di un Tir e della merce trasportata, arrestati dalla Polstrada, finiscono in carcere
9 Settembre 2011La notte scorsa una pattuglia della Polstrada di Frosinone, nel corso dei servizi diretti alla prevenzione dei fenomeni delittuosi e repressione dei reati nelle aree di servizio e di sosta della A1, ha tratto in arresto “per tentato furtoâ€, A.G. di anni 30  e S.M. di anni 35 entrambi residenti a Napoli.
I due uomini, con diversi precedenti penali, intorno alle 3.30 all’interno dell’area di servizio Prenestina ovest, tentavano il furto di un rimorchio carico di collettame e di materiale su altro veicolo industriale. Gli agenti sono intervenuti per la segnalazione del conducente dell’automezzo oggetto del tentato furto. L’uomo riferiva che mentre era all’interno del veicolo a riposare, avvertiva dei rumori nella parte posteriore del veicolo dovuta ad una forte perdita d’aria, come se si stesse sganciando il rimorchio. Immediatamente uscito dalla cabina del mezzo, notava un uomo allontanarsi tra i veicoli in sosta salire su un autocarro Iveco di colore blu con il quale si allontanava immediatamente direzione sud. Notava, inoltre, un’altra persona di sesso maschile che stava tagliando il telone di un altro  autoarticolato in sosta, lo stesso gridava all’indirizzo del malvivente, ma quest’ultimo interrompeva l’attività  e si avvicinava per intimidirlo, dandosi successivamente alla fuga. Le persone viste allontanarsi venivano descritte di altezza fra 1,65/1,70 magro con pantaloni tipo bermuda di colore chiaro a quadri ed una maglietta nera a mezze maniche, mentre l’autore del taglio del telone alto circa 1,70 non molto prestante fisicamente con capelli corti. Gli agenti provvedevano diramare le indicazioni iniziando le  ricerche ed in breve tempo avvistando il mezzo dei malviventi. Il veicolo veniva intercettato al km 654 in direzione sud. Dal  controllo del veicolo venivano rinvenuti degli arnesi atti allo scasso. I  due occupanti, presentando le caratteristiche fornite, venivano accompagnati presso gli uffici della sottosezione di Frosinone per ulteriori accertamenti ed arrestati. Il Procuratore della Repubblica di Frosinone, dottor Giuseppe De Falco, ne  disponeva l’accompagnamento presso la locale casa circondariale.