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Tribunali di Cassino e Frosinone a rischio chiusura, Abbruzzese tranquillizza e chiede incontro al “Guardasigilli”

Nella manovra economica in discussione alla Camera dei Deputati c’è un articolo che prevede la riorganizzazione degli Uffici giudiziari. Nel testo non sono definiti i tribunali e le procure da chiudere ma vengono dettati alcuni principi ispiratori della riforma. Infatti, per i Tribunali si prevede l’assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo criteri oggettivi ed omogenei che tengano conto dell’estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell’indice delle sopravvenienze, della specificità territoriale del bacino d’utenza e del tasso di impatto della criminalità organizzata, nonché della necessità di razionalizzare il servizio giustizia nelle grandi aree metropolitane.
Mentre per le Procure si dovrà ridefinire l’assetto territoriale degli uffici requirenti non distrettuali, tenuto conto della possibilità di accorpare più uffici di procura indipendentemente dall’eventuale accorpamento dei rispettivi tribunali, prevedendo, in tali casi, che l’ufficio di procura accorpante possa svolgere le funzioni requirenti in più tribunali.
“Non c’è quindi niente di certo sulla sorte del Tribunale e della Procura di Cassino, mentre nessun pericolo c’è per il Tribunale e la Procura di Frosinone, essendo prevista dalla legge in discussione la salvaguardia delle Istituzioni giudiziarie dei capoluoghi di provincia”. Ad affermarlo, in una nota, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, consapevole delle grande importanza che per la città di Cassino riveste il Palazzo di Giustizia.
“Mi sono già attivato – ha riferito Abbruzzese – presso gli uffici del Ministero della Giustizia e delle Commissioni parlamentari competenti affinché nel dare attuazione alla riforma siano salvaguardate le Istituzioni giudiziarie presenti sul nostro territorio. Inoltre, ho già inviato formale richiesta per essere ricevuto dal ministro della Giustizia Nitto Palma. Nei prossimi giorni incontrerò giudici e magistrati inquirenti del tribunale di Cassino e il presidente dell’Ordine degli avvocati per raccogliere le loro preoccupazioni e per portare avanti, nelle sedi competenti, una battaglia comune”.

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