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Aidaa alla Gelmini: “Portiamo il cavallo nelle scuole”

Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
Introdurre il cavallo nelle scuole, nel senso di far conoscere da vicino questo meraviglioso animale e dare l’opportunità agli studenti delle scuole elementari e medie di accedere a corsi di conoscenza e gestione del cavallo a costi ridotti cosi come avviene per altre tecniche e pratiche sportive, ed in particolare per il nuoto o per l’atletica leggera.

Questa è la proposta che l’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE fa al Ministro della Pubblica Istruzione Maristella Gelmini.

AIDAA prosegue cosi la sua campagna per l’introduzione nelle materie di studio di attività che abbiano riferimento con il mondo degli animali e dell’ambiente inteso come ecosistema generale.

La proposta relativa alla possibilità di seguire dei corsi di equitazione o semplicemente di apprendimento e conoscenza del cavallo quale vera e propria materia scolastica forse oggi non è ancora praticabile su larga scala, ma sicuramente è invece praticabile l’affiancamento della possibilità di accedere a corsi per studenti a prezzi calmierati ai quali potrebbero essere unite alcune ore di didattica e di presentazione del cavallo dentro il programma scolastico.

La conoscenza del cavallo ai vari livelli può infatti rappresentare per lo studente sia delle scuole elementari che delle scuole medie obbligatorie un importante incentivo anche alla realizzazione di pratiche sportive alternative a quelle oggi comunemente diffuse.

“Noi attraverso il nostro dipartimento cavalli abbiamo già un progetto di introduzione alla conoscenza del cavallo per gli studenti – ci dice Catia Brozzi responsabile del dipartimento cavalli di AIDAA – e il portare il cavallo nelle scuole potrebbe rappresentare un ulteriore passo in avanti verso la conoscenza di massa di questo meraviglioso animale”.

“Nei programmi di AIDAA c’è da sempre la promozione all’educazione ed all’interazione tra uomo ed animale – commenta il presidente nazionale Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – per la quale crediamo che le scuole siano il volano migliore, da qui ogni qualvolta avremo la possibilità proporremo dei progetti pilota, con la speranza di introdurre anche da noi la logica che l’uomo e l’animale possano sempre più interagire al fine di produrre una cultura di tutela degli animali che sia scevra da fanatismo o da logiche settarie ma che abbia lo scopo di migliorare la conoscenza di massa di alcuni animali, che oltre cane e gatto sono oramai annoverati tra gli animali domestici anche se mancano ancora di questo riconoscimento a livello giuridico”.

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