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Aidaa denuncia: “In rete 27,5 milioni di link di filmati di sesso con protagonisti bambini ed animali”

Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
27,6 milioni di link contenenti complessivamente oltre 40 milioni di video, filmati e veri e propri film pornografici con protagonisti animali e bambini, o comunque ragazzini e ragazzine in giovanissima età.

Questo è il risultato quanto meno scioccante che emerge dalla ricerca effettuata dal gruppo di controllo per i reati in rete contro la zoorastia del telefono arancione di AIDAA.

Si tratta di filmati a chiara marca pedopornografica con contenuti di zoorastia accessibili con un semplice clic e quasi tutti scaricabili gratuitamente.

Si tratta prevalentemente di filmati di pochi minuti di sesso esplicito che vedono protagonisti bambini e bambine o ragazzine prevalentemente di paesi orientali, ma anche europei e africani impegnati in atti sessuali completi con cani, maiali, cavalli, asini, tori ed altri animali.

Quello della campagna contro i filmati di sesso esplicito con la presenza di animali e bambini è una delle battaglie che AIDAA ed il telefono arancione contro la zoorastia stanno facendo da maggiore tempo.

Nel corso degli anni sono state diverse le segnalazioni e le denunce fatte alle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno della zoorastia nelle sue diverse componenti di cui quella pedopornografica è assolutamente la peggiore.

“Abbiamo fatto una ricerca approfondita su questo orrendo fenomeno – ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – partendo dalla digitazione nei motori di ricerca di tre semplici parole chiave in inglese (teen-sex-animal) e quello che ne è uscito ci ha sconvolti, evito ovviamente di entrare nei particolari, ma credo che chi ha il compito di vigilare nella rete debba indagare su questo fenomeno a livello internazionale, perché il fenomeno è ben più complesso; sono infatti convinto che dietro questo orrore vi sia una macchina economica imponente portata avanti da persone senza scrupoli e che i ragazzi costretti a questi atti sessuali siano di fatto degli schiavi obbligati a posare e a consumare atti sessuali completi con i più diversi animali”.

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