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Comunità Europea: il Popolo sarà pur sovrano, ma loro se ne fregano

Martedi’ 25 ottobre 2011: Il Parlamento della Gran Bretagna ha respinto la richiesta d’indire un referendum sull’Unione Europea. In 483 hanno votato contro la mozione, originata da una petizione popolare, mentre 111 hanno votato a favore. Se si escludono i noti contrari dei vari schieramenti, il numero dei frondisti all’interno del partito Conservatore del premier David Cameron si attesta intorno a 80. Il voto ha segnato una spaccatura fra partito e governo.(tg com)
Questa è solo l’ ultima notizia in tema di euroscetticismo. La gente non vuole questa Europa ma i politici fanno finta di niente.
Uno dei tanti esempi è datato 1° giugno 2005:
I comitati per il no cantano vittoria in Francia. La domenica elettorale ha dato il suo responso: i francesi hanno partecipato in massa al referendum e bocciato la nuova Costituzione Ue. Il no ha ottenuto il 54,87 per cento, pari a 15.422.659 voti. Il sì ha avuto il 45,13 per cento (12.686.732 voti). Il tasso di astensione è stato del 30,26 per cento. «Questa sera – ha detto in un discorso in tv a reti unificate subito dopo l’ufficializzazione dei risultati – i francesi si sono democraticamente espressi. La vostra decisione è sovrana e io ne prendo atto». «Tengo a dire ai nostri partner europei – ha aggiunto Chirac – che la Francia resta naturalmente in Europa e manterrà tutti i suoi impegni» (Corriere della Sera)
Dunque Chirac disse: il popolo è sovrano ma io me ne frego e la Francia rimane in Europa.
Più la crisi economica si aggrava, più il rafforzamento dell’Unione europea viene presentato come unica soluzione in grado di scongiurare il collasso dell’euro. Lo scenario auspicato ormai in maniera esplicita da più parti è quello di un’unione federale che sottragga sovranità economica ai governi nazionali per centralizzarla nelle mani di un apparato sovranazionale.
Ed infatti: le paure si sono andate rafforzando negli ultimi anni, in seguito al modo assai poco democratico in cui i burocrati europei sono riusciti a imporre a tutti gli Stati membri la ratifica del Trattato di Lisbona, che in pratica è la carta costitutiva dei futuri ‘Stati Uniti d’Europa’. Il documento, già bocciato con referendum da francesi e olandesi nel 2005, venne ripresentato tale e quale nel 2007 direttamente ai parlamenti per la ratifica finale.
Gli irlandesi però hanno capito e nel 2008 hanno bocciato il Trattato con un referendum popolare. Mostrando un inquietante noncuranza per la volontà di un intero popolo, l’Unione europea ha ignorato l’esito del referendum, che in teoria avrebbe dovuto bloccare il processo di ratifica, e nel 2009 ha costretto Dublino a indire un nuovo referendum, facendo di tutto per rovesciare il verdetto popolare dell’anno prima. E infine riuscendoci.
Quindi l’ euroscetticismo è solo un fenomeno diffuso o è il pensiero predominante?
Test di ingenuità:
George Soros, sul New York Times di martedì 6 settembre ha lanciato un insistente appello per la creazione di “un’autorità centrale europea capace di gestire la crisi”, un’autorità con potere di emettere titoli di Stato.
Subito dopo si sente sempre più spesso parlare di ‘Stati Uniti d’Europa’: nell’ ultimo mese lo hanno fatto il premier britannico David Cameron, che ha suggerito questo sbocco per l’Ue, e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, candidatosi addirittura a diventarne futuro presidente.
Ed infatti domenica sera, guarda caso, è stato nominato Mister Euro. Tra i suoi compiti, quello di vigilare che gli stati membri debbano impegnarsi a rispettare tutto cio’ che verrà indicato da Bruxelles. A cominciare dalla riforme strutturali che sono ritenute di fondamentale importanza, fino ad arrivare alla priorità delle politiche economiche interne da perseguire in tempi brevi, cosi’ da arrivare ad una crescita sostenibile inclusiva ed ecocompatibile.
George Soros è stato il piu’ grande banchiere del mondo. Ha fatto anche lo speculatore finanziario contro le monete nazionali dal 1970 al 1997. Ha acquisito fama internazionale quando il 16 settembre 1992 affondò la sterlina inglese costringendola ad uscire dallo SME, riportando a casa un guadagno netto e al netto delle tasse di un miliardo e mezzo di pounds. Ma Soros, nella sua storia di grande speculatore ha messo in grandi guai anche il franco francese, il marco tedesco e la nostra povera lira. Nel 1997 ha affondato il “ringgit” la moneta malese, all’epoca più che florida per gli enormi investimenti in Malesia pilotati dalla finanza internazionale. Ora e’ il turno della Grecia. Poi si mangeranno l’ euro.
Max Latempa

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