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Da Ravenna, nuove idee per lo sviluppo portuale di Ortona

Ieri mattina il Sindaco di Ortona, Nicola Fratino, l’assessore Provinciale al turismo, Remo Di Martino e l’assessore comunale, Carlo Borromeo, hanno ricevuto in municipio il presidente dell’autorità portuale di Ravenna, Giuseppe Parrello.
Il presidente Parrello, su invito dell’amministrazione comunale, ha incontrato le istituzioni e gli imprenditori portuali per condividere l’esperienza positiva del porto di Ravenna, che in pochi anni da porto a vocazione commerciale e petrolifera è divenuto un punto di riferimento anche per il traffico passeggeri.
«Un percorso – sottolinea Giuseppe Parrello- che ha implementato, in soli tre anni, l’offerta del porto di Ravenna e del suo territorio, diventando una vera e propria destinazione oltre ad incrementare tutto l’indotto economico legato al turismo. Il cambiamento è stato ideato, progettato e realizzato dall’autorità portuale».
«Il presidente dell’autorità portuale- racconta il sindaco, Nicola Fratino- ha visitato la Capitaneria di Porto e il porto stesso per raccogliere tutte le informazioni tecniche necessarie sullo stato attuale e sulle potenzialità che l’area portuale e il territorio offrono. Per valutare gli interventi e le azioni possibili al fine di convogliare anche su Ortona il traffico passeggeri, proprio partendo dall’esperienza di Ravenna».
Anche alla luce della creazione dei nuovi corridoi che dalle grandi capitali dell’Europa dell’est giungono al mare, come quello che collegherà Budapest a Ploce, Ortona può porsi come la porta d’ingresso di Roma e del centro sud, puntando sull’arrivo dei traghetti, trasporto mezzi e passeggeri.
«Si tratta di un imput importante – rileva l’assessore provinciale Remo Di Martino- quello che arriverà dal presidente Parrello e che permetterà certamente di avviare un progetto concreto per dotare Ortona anche di un traffico crocieristico. Una grande opportunità di sviluppo in termini turistici che avrà ricadute non solo sul territorio provinciale ma anche regionale, andando inoltre a supportare progetti di incoming già in essere come quello del turismo religioso che ha con l’est un collegamento naturale».

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