Da A.S.La COBAS riceviamo e pubblichiamo:
Fiat e Fiat Industrial quindi da gennaio saranno fuori da Confindustria, mentre al momento non è dato sapersi se in futuro stringeranno accordi con altre organizzazioni.
Anche se Sergio Marchionne ha così sentenziato: “ I rapporti con i nostri dipendenti e con le Organizzazioni sindacali saranno gestiti senza toccare alcun diritto dei lavoratoriâ€
NOI NON CI FIDIAMO!
Questa è una decisione quella maturata in Fiat che certamente farà piacere a CISL e UIL (FISMIC-UGL e altri amici di marchionne),che già da tempo hanno stipulato nuove tipologie contrattuali in alcuni stabilimenti FIAT, e non solo, che ci fanno ricordare le condizioni di lavoro di inizio ’900.
La flessibilità e la competitività sono due temi cari e fondamentali per Fiat (e per tutte le imprese mondiali) e dover uscire da Confindustria per raggiungerle più facilmente è un fatto decisamente insolito che conferma come Fiat guardi sempre più all’estero ed il piano da 16 miliardi di euro per l’Italia sia denso di incognite.