In libreria il nuovo numero di Studi Cassinati, la rivista di studi storici del Lazio meridionale
11 Ottobre 2011Di rilievo in questo numero, tra l’altro, un servizio sulla campagna di scavi nel territorio dell’antica Aquinum a firma dell’archeologo Giuseppe Ceraudo, dell’Università del Salento; l’archeologo Eugenio Polito, dell’Università di Cassino, recensisce il prezioso libro “Latium Vetus ed Adiectum†del Socio CDSC architetto Daniele Baldassarre. Ancora un archeologo, la dott.ssa Chiara Mangiante, fornisce un dettagliato resoconto sulla storia e sullo stato attuale della medioevale badia benedettina di S. Matteo de Castello, sorta verso la metà del sec. XI sulle pendici di monte Cairo ed ora del tutto dimenticata. Analogo servizio fa Antonio Carlino sulla diruta cappella di S. Lucia in contrada Opperi in Castelnuovo Parano. Fernando Riccardi rievoca il tragico sequestro del sindaco di Mola di Gaeta ad opera del brigante Cuccitto. Benedetto Di Mambro e Giovanni Petrucci ripropongono le figure di due importanti santeliani, rispettivamente il soldato Antonio Cece e il musicista Giuseppe Bozzelli. Ancora da Sant’Elia Fiumerapido Gino Alonzi ricorda la tragedia della torre di monte Raditto avvenuta nel 1944. Costantino Jadecola ed Emilio Pistilli discutono ampiamente sulla via francigena del sud, “la strada che non c’eraâ€. Marcello Ottaviani tratta di questioni fondiarie e di confine attorno alle famose trote del Liri. Sulla serie “I 150 anni dell’unità d’Italia†si legge un intervento di Emilio Pistilli a margine del libro sul brigantaggio postunitario di Fernando Riccardi. Chiude il volume un servizio sulla rievocazione del primo bombardamento di Cassino, avvenuto il 10 settembre 1943 e che segnò l’inizio del martirio della città : la cronaca delle cerimonie in piazza davanti al monumento ai Caduti, a cura dell’amministrazione comunale, e nella chiesa di S. Giovanni, a cura del CDSC, è accompagnata da un ampio corredo fotografico.
Ormai Studi Cassinati – nato 11 anni fa, fondato e diretto da Emilio Pistilli – con i suoi contenuti, sempre di notevole spessore scientifico e divulgativo, è una presenza autorevole nel panorama storico culturale del Lazio meridionale, del nord della Campania e del vicino Molise.