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Tagli delle stazioni dei Carabinieri, il Cocer protesta

Il cocer carabinieri vive con estrema preoccupazione l’attuale momento storico che investe anche la nostra istituzione. Solamente attraverso le notizie stampa e le interrogazioni parlamentari siamo al corrente che vi saranno drastiche quanto inacccettabili riduzioni che toccheranno un gran numero delle stazioni carabinieri tanto care anche al nostro comandante generale.

Riteniamo sbagliato ed incomprensibile il disegno mirato a ridimensionare sempre piu’ l’arma nella sua natura di corpo di polizia a competenza generale, arrivando a passare, addirittura, anche attraverso il graduale smantellamento della capillare struttura ordinativa.

Alle parole devono seguire i fatti e, se dobbiamo affrontare il problema del contenimento delle spese allora si deve iniziare dai comandi che non hanno un ruolo operativo (strutture di vertice) e non dai reparti territoriali ovvero da chi diuturnamente e’ impegnato nel “fare sicurezza”.

La politica adottata dal ministro dell’interno cerca di potenziare le polizie locali garantendo anche le necessarie risorse economiche per assicurare la presenza di chi “fa sicurezza” ed e’ per questo motivo che chiediamo di cambiare strategia.

Sprechi e privilegi non si annidano certamente presso le stazioni carabinieri (unico e vero punto di riferimento per i cittadini) il cocer carabinieri e’ disposto ad un confronto leale e trasparente con chiunque ma nell’ottica di ricercare quei risparmi necessari e che garantiscano comunque di mantenere inalterata almeno la proiezione esterna dell’arma. Questo e’ l’unico vero obiettivo del cocer carabinieri.

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