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“Tutti a casa”, dopo la Libia Obama dice basta alla guerra anche in Iraq

Finita la “campagna” di Libia e sembra volgere al termine anche quella irachena. Dopo l’uccisione di Gheddafi, e, quindi, l’annuncio della fine della guerra in Libia con tanto di incognita su quale futuro aspetta il paese africano, oggi Barack Obama ha anche annunciato la fine della guerra in Iraq. Dopo una spesa di circa mille miliardi di dollari e perdite umane per 4.480 soldati, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che entro il Capodanno, tutti i soldati americani torneranno in patria. Un 2011 che ha riservato importanti risultati per la guerra al terrorismo permettendo di decapitare il nemico numero uno degli Usa: Al Quaida. Con operazioni chirurgiche sono stati annientati i vetrici, da Osama Bin Laden allo yemenita Anwar al Awlaki, poi, ieri, Gheddafi, ucciso in una guerra nella quale gli Usa hanno fatto sostanzialmente da spettatori e coordinatori. Difficile dire se ha proclamare il “tutti a casa” sia stato un vero senso di vittoria e di “bonifica” dei territori dal terrorismo o la crisi che morde le caviglie a tutti, in particolare agli States.
Ermanno Amedei

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