Da Antonio Abbate riceviamo e pubblichiamo:
“La foto allegata a questa nota testimonia in maniera chiara, evidente ed inequivocabile, lo stato di degrado in cui versa via D’Aquino, invasa e sommersa dall’immondizia che da giorni affoga i cassonetti per la raccolta dei rifiuti e ammorba l’aria di un odore sgradevole e poco sopportabile per i residenti.
Mi dicono, purtroppo, che la situazione che si registra in via D’Aquino è simile a quella di quasi tutte le altre zone di Roccasecca.
Non è tollerabile che nel terzo millennio, una città dell’occidente civilizzato come Roccasecca, sia ridotta ad una vera e propria discarica a cielo aperto, una bidonville terzomondista.
Faccio appello agli amministratori comunali di maggioranza, pertanto, come semplice cittadino e non solo come consigliere comunale, anche interpretando il grido di dolore dei residenti di via D’Aquino e a questo punto anche del resto dei roccaseccani, affinché i cassonetti della raccolta rifiuti non vengano solo contrassegnati da numeri e segni distintivi, ma vengano soprattutto svuotati.
Anche perché i rifiuti non possono essere solo motivo per incrementare le entrate come sta accadendo in questi giorni con la Tarsu I rifiuti – è un dovere per l’amministrazione comunale – vanno anche raccolti e portati in discarica.
A questo punto e data la situazione che si sta registrando in questi giorni diventa persino superfluo parlare di raccolta differenziata per aumentare la Tarsu. Con che coraggio si può chiedere il pagamento della Tarsu, in alcuni casi con tariffa quintuplicata? Qui non si riesce a fare nemmeno la raccolta ordinaria, figurarsi la differenziazione. Se fossero onesti i nostri governanti, dato il quadro sconfortante della situazione, altro che aumentare le tariffe, dovrebbero proprio non esigerla la gabella.
Mi auguro, comunque, che dopo questa mia denuncia, il Comune si adoperi a far rimuovere questo segno evidente di inciviltà . I cassonetti vanno svuotati subitoâ€.